Si è tenuta oggi a Calalzo di Cadore l’inaugurazione del TrenoBiciBus, il servizio integrato che consente di arrivare dalla stazione di Venezia a quella di Calalzo con un treno adibito al trasporto delle biciclette e poi percorrere le ciclabili bellunesi con il supporto dei mezzi di Dolomitibus con tanto di carrelli porta-bici. Un servizio che va avanti ogni estate da dieci anni, sulle direttrici Calalzo-Cortina, Nevegal, Val di Zoldo e Alleghe.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, l’assessora regionale ai trasporti Elisa De Berti, il senatore Luca de Carlo, il sindaco di Calalzo Luca Fanton, la vicepresidente della Provincia di Belluno e sindaca di Vigo di Cadore, Silvia Calligaro, il consigliere provinciale, Massimo Bortoluzzi, il direttore della Direzione regionale Trenitalia Veneto, Ivan Aggazio, il presidente di DolomitiBus, Andrea Biasiotto, il consigliere nazionale Fiab, Susanna Maggioni, con i rappresentanti provinciali di Fiab Mestre, Padova, Treviso, Verona, Vicenza e dell’associazione TreniBelluno.

De Berti ha ricordato che «sono 74 i posti bici disponibili il sabato, la domenica e nei giorni festivi, fino al 7 settembre, lungo la linea Venezia Santa Lucia – Ponte nelle Alpi – Calalzo; da qui, poi, è possibile trasportare la propria due ruote sugli autobus attrezzati, con 20 posti bici ciascuno, che da Ponte nelle Alpi permettono di raggiungere Alleghe, Palafavera e il Nevegal e da Calalzo portano fino a Cortina. Un’iniziativa resa possibile grazie alla sinergia tra Regione del Veneto, Trenitalia e DolomitiBus e che ogni anno registra un gradimento crescente con 300 viaggiatori al giorno nei week end e festivi con 55 bici per viaggio».
«Oltre al TrenoBiciBus delle Dolomiti, da Venezia a Calalzo – ha fatto ancora presente l’assessora De Berti – i ciclisti possono trovare il TrenoBici delle Dolomiti che nei giorni feriali, fino al 5 settembre, mette a disposizione da Belluno a Calalzo 30 posti bici per raggiungere le ciclovie del Bellunese».

«Garantire servizi efficienti per il turismo è fondamentale in una provincia come la nostra. Ovviamente senza dimenticare il trasporto pubblico per le comunità locali». Questo il pensiero espresso dal consigliere provinciale delegato ai trasporti, Massimo Bortoluzzi. «La longevità di questo progetto testimonia non solo che il servizio funziona, ma anche che è apprezzato dai turisti e dai ciclisti, che rappresentano una grande fetta ancora in parte inesplorata dell’offerta turistica del nostro territorio. L’integrazione gomma-ferro non è semplice in area montana, ma è fondamentale, anche per garantire servizi ai locali oltre che ai turisti e per sgravare la viabilità da eccessi di veicoli. In tal senso – ha concluso Bortoluzzi – guardiamo con fiducia al futuro, in sinergia Provincia-Dolomitibus-Regione, con il supporto del Governo, per sperimentare un servizio che possa essere la risposta alla richiesta di mobilità sostenibile in vista delle Olimpiadi, quando i flussi nel nostro territorio cresceranno notevolmente».
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