«Più lento, più profondo, più dolce» era il motto del movimento ecologista di qualche decennio fa, ispirato all’attivista altoatesino Alex Langer. Gli fa eco oggi il poeta avellinese Franco Arminio, al quale si è ispirato l’artista Giorgio Vazza realizzando con i ragazzi del GOG (Gruppo Operativo Giovani), durante il laboratorio di Land Art nell’oasi naturalistica del Lago di Santa Croce, una chiocciola, elogio alla lentezza.
«Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, signi-fica dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza», è la strofa finale della composi-zione del poeta Arminio che esalta la virtù dell’attenzione, incoraggiando la contemplazione del quotidiano e la capacità di cogliere l’essenziale, riscoprendo il valore del tempo, dell’ascolto delle persone e delle realtà concrete, necessarie, silenziose, che siamo chiamati ad abitare dando in ogni circostanza il meglio di noi.

Alta quasi tre metri l’installazione, realizzata con rami forniti dalla pulitura di un’area dell’oasi tra Bastia e Farra, va ad arricchire le opere–messaggio compiute negli scorsi anni, come l’occhio, il cavallo, l’uccello, la veste (realizzata nel 60° anniversario del Vajont).
Sabato 20 luglio all’inaugurazione dell’opera gli interventi delle autorità e dei volontari che accom-pagnano i giovani nell’esperienza estiva e dell’artista stesso hanno evidenziato il valore dell’iniziativa annuale della Land Art nell’ambito del progetto GOG del Comune di Alpago, che dà vita a un importante momento di condivisione attraverso l’arte.
Il sindaco Alberto Peterle e la giovane amministratrice Beatrice Saviane hanno sottolineato l’impegno dei giovani per il proprio territorio; il parroco di Puos don Christian Mosca ha invitato a riscoprire la lentezza – che potrebbe essere considerata oggi un difetto – come un valore sotto varie forme. A far da collante e presentare il significato del lavoro svolto nella prima settimana GOG la coordinatrice volontaria Francesca Gaio, anima del progetto.
La prima settimana del percorso, che terminerà il 3 agosto ha visto un bel gruppo di ragazzi tra i 14 e 17 anni coinvolti in una serie di attività di manutenzione del territorio, come la preparazione del materiale per la sagra di Cornei e la riverniciatura del parco con l’associazione ricreativa Cornei; la pulizia e sistemazione della segnaletica del sentiero di Mezzomiglio con il Cai Alpago; la riverni-ciatura del palco e del bocciodromo di Pieve con la Consulta frazionale e la Pro Loco di Pieve; la pulizia dell’area dei campi sportivi dell’Unione Montana Alpago con l’associazione Plasticfree; la manutenzione del parco di Bastia con la Consulta frazionale.
Durante i pomeriggi, alcuni ragazzi hanno iniziato a dar vita al murales che dalla prossima stagione colorerà le tribune del campo sportivo di Puos, insieme a Denise Barattin.
Un intreccio di lavoro utile alla comunità e di formazione reso possibile da diversi volontari adulti che ogni estate, con entusiasmo e generosità, affiancano i giovani e condividono gli obiettivi del progetto, capeggiato dall’Unione Montana Alpago.
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