Giovedì 20 febbraio 2025, alle ore 18, il Palazzo dei Rettori di Belluno ospiterà un incontro con Giorgio Fornasier dedicato al dramma degli esposti nella storia. L’evento si inserisce nell’ambito della mostra “Il Rinascimento dei bambini”, organizzata dal CAV Movimento per la Vita di Belluno, per celebrare i 50 anni dalla nascita del primo Centro di Aiuto alla Vita italiano, fondato a Firenze nel 1975.
La mostra, visitabile gratuitamente fino al 27 febbraio 2025 presso la Prefettura di Belluno, ripercorre la storia dello Spedale degli Innocenti di Firenze, attivo dal 1419 con l’attuale denominazione di Istituto degli Innocenti. Già presentata al Meeting di Rimini nel 2019, l’esposizione è accompagnata da due eventi: il concerto del Coro Arcobaleno di Limana, tenutosi il 15 febbraio, e la conferenza con Giorgio Fornasier.
Fornasier, musicista e ricercatore, presenterà il suo lavoro “I fioi de la roda”, frutto di lunghe ricerche negli archivi parrocchiali di Limana, Duomo, Loreto e Santo Stefano di Belluno, oltre che negli archivi di Stato e ospedalieri. Il suo studio offre un quadro approfondito sul fenomeno degli “esposti” nella provincia di Belluno, un tempo lasciati nella “ruota degli esposti” dell’ospedale di via Loreto. Questi bambini – conosciuti anche come “reietti”, “figli della ruota” o “gettatelli” o, molto più comunemente, “trovatelli” – venivano spesso affidati a istituzioni religiose.
Nel corso dell’incontro, Fornasier ripercorrerà le storie di questi bambini e il loro legame con l’opera dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, nonché con i 350 Centri di Aiuto alla Vita attivi in Italia. In 50 anni, questi centri hanno supportato centinaia di migliaia di donne nel portare a termine la gravidanza, contribuendo alla nascita di circa 280mila bambini.
L’evento rappresenta un’occasione per riscoprire un aspetto della storia locale ancora presente nei cognomi di molte famiglie bellunesi. L’incontro con Giorgio Fornasier, membro dello storico gruppo musicale Belumat, offrirà uno spunto di riflessione su un fenomeno che ha segnato profondamente la società bellunese.
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