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venerdì 5 Dicembre 2025,

Monitoraggio sulla Croda Marcora: la Provincia trasmette la documentazione ad Anas

Il presidente Padrin: «Siamo stati, siamo e saremo vicini alle comunità della Valle del Boite e di Cortina».

La Provincia ha concluso ieri, lunedì 4 agosto, la trasmissione ad Anas della documentazione tecnica relativa al nuovo sistema di monitoraggio attivato sulla Croda Marcora, in seguito ai distacchi che nei mesi scorsi hanno generato colate di materiale e interessato la statale 51 di Alemagna, all’altezza del Rio Venco, nel territorio di San Vito di Cadore.

Nel dettaglio, sono stati inviati la relazione tecnica dell’impianto, il manuale d’uso e manutenzione, la dichiarazione di conformità, il manuale della piattaforma GeoAngel e l’atto di collaudo finale, comprensivo delle relative schede tecniche.

La trasmissione della documentazione segna la conclusione del percorso tecnico condiviso avviato a partire dal vertice in Prefettura del 3 luglio scorso. Un percorso che ha visto la Provincia di Belluno operare in regime di sussidiarietà, pur non avendo competenza diretta sulla statale, con l’intento di accelerare l’installazione del sistema di monitoraggio e contribuire alla messa in sicurezza dell’area. I lavori, nonostante i rallentamenti dovuti al maltempo, sono stati completati in tempi relativamente rapidi anche grazie alla disponibilità della ditta incaricata, già attiva nella zona per il monitoraggio dei crolli della Marcora.

Il nuovo sistema è stato presentato lo scorso 31 luglio durante un incontro formativo a San Vito di Cadore, al quale ha partecipato anche il personale tecnico coinvolto nella gestione dell’impianto.

«Con la trasmissione della documentazione, la Provincia considera concluso il proprio intervento tecnico e amministrativo, riportando ciascun ente alle proprie funzioni istituzionali», spiega Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale con delega alla difesa del suolo. «Rimane comunque massima la nostra disponibilità a collaborare in caso di evoluzioni del quadro di rischio. Il nostro obiettivo – aggiunge – è sempre stato quello di garantire la sicurezza delle persone e accelerare i tempi di intervento».

Bortoluzzi sottolinea inoltre che l’intervento è stato intrapreso «per ridurre i tempi, pur non essendo la Provincia direttamente competente sulla SS51, e per tutelare anche la pista ciclabile sottostante, molto frequentata. Ora confidiamo che, con il sistema installato, si possa valutare l’apertura della strada anche nelle ore notturne, in sicurezza».

Mercoledì prossimo è previsto un tavolo tecnico in Prefettura, al quale parteciperanno tutti gli enti coinvolti, con l’obiettivo di definire un protocollo operativo per la gestione dell’apertura e chiusura della statale in base agli eventuali allarmi generati dal sistema.

«Siamo stati, siamo e saremo vicini alle comunità della Valle del Boite e di Cortina – afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin –. Sappiamo cosa stanno affrontando e continueremo a fare la nostra parte, anche oltre le competenze dirette».

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1 commento

  • Sui quotidiani è apparsa un’interessante proposta di costruire in meno di un anno una ferrovia sopraelevata a rotaia unica che permetta comunque il collegamento Calalzo-Cortina.

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