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venerdì 5 Dicembre 2025,

Agriturismi bellunesi: il caldo spinge i turisti verso la montagna

Il presidente di Agriturist Belluno: «Se il meteo dovesse restare favorevole, anche settembre potrebbe essere positivo».

Nonostante la strana parentesi meteo di un luglio particolarmente piovoso, le temperature elevate di giugno e di agosto hanno favorito le strutture agrituristiche della provincia di Belluno, che registrano un’alta occupazione fino a Ferragosto e soggiorni più lunghi, soprattutto da parte di visitatori italiani.

«La montagna quest’anno è molto gettonata» – spiega Massimiliano Guiotto, presidente di Agriturist Belluno – «Le temperature elevate stanno spingendo molti turisti a preferire boschi e aria fresca di montagna al mare. Abbiamo molte prenotazioni da Roma e Milano, con soggiorni che vanno da una a tre settimane. La stagione procede meglio rispetto agli anni passati, con il tutto esaurito fino al 20 agosto. Anche la ristorazione sta andando bene, con Ferragosto al completo. Se il meteo dovesse restare favorevole, anche settembre potrebbe essere positivo».

Il profilo tipico del visitatore resta quello della famiglia con bambini, attratta da vacanze a contatto con la natura e da un’ampia gamma di attività all’aperto. Appartamenti e camere in formula bed & breakfast o con ristorazione completa sono tra le soluzioni più richieste. «Il turista cerca soprattutto la possibilità di vivere i boschi e i laghetti alpini – aggiunge Guiotto – con escursioni, attività sportive come bicicletta, trekking ed equitazione, abbinate a degustazioni e cucina tipica. La vicinanza a città d’arte come Venezia o Padova è un ulteriore elemento di interesse».

Secondo i dati 2023 della Regione Veneto, nella regione sono presenti 1.641 agriturismi, per un totale di circa 17.800 posti letto, con un’offerta che spazia dalle camere agli appartamenti fino agli agricampeggi. Il settore è in crescita: lo scorso anno sono state aperte 34 nuove aziende agrituristiche.

A livello nazionale, dal 2019 le presenze turistiche sono aumentate dell’8,3%, un dato che colloca l’Italia al secondo posto in Europa dopo la Spagna (+11,2%). Il Veneto figura tra le regioni più frequentate insieme a Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo e Marche. Restano tuttavia alcune criticità per il comparto, legate soprattutto all’aumento dei costi di gestione, in particolare per energia, materie prime e servizi.


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