Giovedì 28 agosto, alle ore 11, al MiM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni, sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo in via Cavour 3 – sarà presentata la mostra immersiva “Mattmark 30 agosto 1965. Morti sotto il ghiaccio, vivi nella memoria”. All’incontro parteciperanno il presidente dell’Associazione, Oscar De Bona, alcuni parenti e superstiti della tragedia e il curatore della mostra.
Il 30 agosto 1965 a Mattmark, nel Canton Vallese in Svizzera, un’enorme massa di ghiaccio e detriti si staccò dal ghiacciaio dell’Allalin, travolgendo le strutture del cantiere dove si stava costruendo la diga in terra più grande d’Europa. Morirono 88 persone, di cui 56 italiane e 17 provenienti dalla provincia di Belluno. Per molti paesi del territorio fu un evento spartiacque, che segnò la memoria collettiva come «il prima di Mattmark» e «il dopo Mattmark».
Quel lunedì pomeriggio, poco dopo le 17, la valanga cancellò in pochi istanti officine e baracche dei lavoratori, nonostante già in precedenza si fossero registrati segnali di instabilità del ghiacciaio. Le operazioni di recupero furono difficili e lunghe: l’ultimo corpo, quello di Costante Renon di Sagron Mis, fu ritrovato soltanto due anni più tardi.
I processi intentati nel 1972 si conclusero senza condanne. Il tribunale stabilì che la catastrofe non era prevedibile e, come ulteriore beffa per le famiglie delle vittime, venne imposto loro di sostenere metà delle spese processuali.
Nel sessantesimo anniversario del disastro, l’Associazione Bellunesi nel Mondo propone una mostra che raccoglie fotografie, documenti, filmati e video-interviste a superstiti e familiari. L’intento è restituire la memoria di quel giorno attraverso le voci di chi lo ha vissuto, trasformando il ricordo individuale in testimonianza collettiva.
La presentazione ufficiale della mostra si terrà dunque il 28 agosto al MiM Belluno. Per informazioni è possibile contattare l’Associazione al numero 0437 941160 o all’indirizzo info@mimbelluno.it
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