Ma quanto brutto è, il Brustolon? E soprattutto: esistono scuole (e studenti) di Serie A e di Serie B? Perché la ristrutturazione del liceo Tiziano ha previsto anche l’elegante ridipintura degli esterni, mentre il professionale del quartiere San Lorenzo, Belluno, esibisce i nuovi bastioni antisismici in cemento armato addossati ai vecchi muri pitturati decenni fa, in buona parte ricoperti da muffe? È questo il modo di completare un lavoro? È dignitosa una scuola così, per i ragazzi, il personale, i cittadini che passano lì davanti?


Se lo chiedono prima di tutto proprio gli abitanti di via San Lorenzo e strade laterali, tra Mussoi e la stazione, un bel po’ di condomini che si affacciano sulla mole importante dell’istituto di istruzione, ex scuola media Nievo, prima ancora intitolata a un fascista. E non è un bel vedere, specialmente di pomeriggio, quando il Brustolon è disabitato e chiuso e si offre come esempio di brutalismo abbandonato, tanto da sembrare una vecchia fortezza superfetata in disuso. Diciamolo: non giova nemmeno l’inesistente cura del marciapiede esterno, invaso da erbacce e arbusti, francamente impresentabile. Neanche di quello ci si prende cura, e basterebbe poco.
«La bellezza non è fuori ma dentro», cerca di consolare, ironico, un insegnante innamorato del suo lavoro, parlando dei ragazzi che in quegli spazi studiano. O cercano di studiare. Hanno sopportato anni di cantiere, convivendo con le vibrazioni del martello pneumatico e l’accesso vietato ai laboratori. Che per un professionale di “manutentori” non è certo il massimo, fare solo teoria seduti al banco, in classe. “Manutentori” e “moda” gli indirizzi, un paio di centinaia di ragazzi e ragazze, non pochi. Certo, almeno adesso sanno di entrare in un edificio reso sicuro, perché i grandi lavori costati ben tre milioni di euro sono serviti all’adeguamento contro i terremoti, che a Belluno una volta al secolo capitano e sono forti. Sicuro e bello, come il Tiziano? No, sicuro e basta.
Gli edifici delle superiori dipendono dalla Provincia di Belluno, che grazie al Pnrr ha dato una sistemata da 40 milioni di euro a varie scuole bellunesi. Dunque la questione va posta a Palazzo Piloni: è definitivo, l’orribile aspetto del Brustolon? Lo abbiamo chiesto al consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Marzio Sovilla, sempre disponibile a rispondere alle domande, che poi è un insegnante proprio del Segato-Brustolon (al Segato però).
«Per quanto riguarda la ritinteggiatura del Brustolon, la Provincia ha in progetto un intervento. Tuttavia non ci sono ancora i tempi definitivi e programmati ed è ancora da mettere a bilancio l’entità economica». Insomma Palazzo Piloni ha ben presente la situazione. «Sì, e ha già in previsione la riqualificazione dell’edificio per quanto riguarda l’esterno».
L’intenzione c’è, soldi e tempi ancora no. Potrebbero volerci anni. Intanto chissà che almeno tolgano le erbacce.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/

3 commenti
Giuseppe
La pulizia e il decoro dei palazzi pubblici non è solo una questione estetica ma, trasformando la percezione del paesaggio, dà valore al vivere.
Giuseppe
La pulizia e il decoro dei palazzi pubblici non è solo una questione estetica ma, trasformando la percezione del paesaggio, dà valore al vivere.
Luisa
Concordo pienamente l’articolo,abito in zona vedo quotidianamente l’edificio,erbacce comprese,vorrei anche sottolineare non solo il degrado del Brustolon ma anche quello del parco dello scientifico con alberi imponenti e verde incolto da anni senza manutenzione ,un tempo era una zona paesaggistica ora c’è da vergognarsi dire dove si abita…