Un escursionista di 46 anni, cittadino della Repubblica Ceca, è rimasto ferito ieri pomeriggio mentre percorreva con tre amici la Ferrata Zandonella alla Croda Rossa di Sesto. L’uomo è stato colpito a un braccio da un sasso caduto dall’alto e non è più riuscito a proseguire in sicurezza.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 15.20. La Centrale del Suem ha individuato la posizione del gruppo tramite le coordinate, inviate anche via WhatsApp e trasmesse all’equipaggio dell’elicottero Falco. Una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico si è portata in piazzola a Santo Stefano di Cadore, pronta a intervenire in caso di necessità.
L’elicottero ha raggiunto quota 2.780 metri, dove dopo una perlustrazione ha localizzato l’infortunato. Poiché si trovava in un tratto verticale della parete, il tecnico di elisoccorso è stato calato con un verricello di 60 metri. L’uomo – ancora in piedi, ma impossibilitato a reggersi al cavo – era stato assistito dagli amici con una fasciatura di emergenza. Dopo le prime verifiche sulle sue condizioni, è stato issato a bordo e trasportato all’ospedale di Cortina.
Nel corso della giornata si sono registrati anche due falsi allarmi. In un caso un Sos è partito per errore dal cellulare di un gruppo di escursionisti stranieri sotto il Rifugio Tissi; nell’altro, alcune grida udite sulla parete del Lagazuoi si sono rivelate semplici comunicazioni tra membri di una cordata.
Infine, è rientrata senza conseguenze la ricerca di un diciottenne partito da località Foran in direzione di Farra d’Alpago e mai giunto a destinazione. Le squadre stavano per muoversi quando il ragazzo è stato rintracciato.
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