Dal 20 settembre 2025 il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS apre per quattro fine settimana la malga di Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt, a Setteville (Belluno). L’alpeggio, che si affaccia sulla pianura veneta a 1.600 metri di quota, è stato inaugurato di recente dopo un decennio di lavori di restauro e valorizzazione. Sarà visitabile gratuitamente nei giorni 20 e 21, 27 e 28 settembre, 4 e 5, 11 e 12 ottobre, dalle 10 alle 16.
Donata al Fai nel 2015 da Liliana e Bruno Collavo, in memoria dei genitori Aldo Collavo ed Erminia Secco, la malga comprende quattro edifici storici e circa 150 ettari di pascoli e boschi. Due dei fabbricati sono già stati recuperati. Lo Stallone, ridotto a rudere, è stato ricostruito con tecniche tradizionali e soluzioni moderne e diventerà il centro dell’accoglienza, con spazi per ristoro, ospitalità e attività didattiche, la cui apertura è prevista per l’estate 2026. È invece già visitabile la Casa del Malgaro, ora trasformata in spazio narrativo con un video racconto realizzato in collaborazione con l’Università di Padova e affidato alla voce dell’attrice Michela Cescon.
Il progetto non si limita al recupero edilizio. Il Fai intende riportare vita sui pascoli, anche attraverso l’allevamento della vacca burlina, razza autoctona veneta, e la ripresa della produzione casearia. La gestione della malga è stata affidata a un giovane allevatore già attivo nel territorio, che curerà mandrie, attività agrituristiche e didattiche.
Monte Fontana Secca ha anche un forte valore storico: qui, nel novembre 1917, si combatté una delle battaglie della Prima guerra mondiale, lungo la Via Eroica del Sacrario del Grappa. «La depurazione è un processo essenziale – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Sib – perché ci permette di restituire in natura acqua pulita e rispettosa degli ecosistemi».
L’investimento complessivo ammonta a circa 3 milioni di euro, reso possibile dal concorso di enti pubblici e privati. Tra i principali contributi vi è quello del Fondo Comuni Confinanti, della Regione Veneto con fondi Pnrr, oltre al sostegno di Fondazione Same, Moncler, Epta e di numerosi donatori.
I lavori non sono conclusi: entro l’estate 2026 saranno completati gli interni dello Stallone, il dormitorio con circa venti posti letto, un bivacco invernale e un’aula per incontri. È previsto anche il restauro della Casera di Monte per riprendere la produzione di burro e formaggi, la ricostruzione della stalla semiaperta detta Pendana e il recupero della porcilaia come alloggio per i gestori. L’alpeggio sarà reso autosufficiente grazie a sistemi di raccolta delle acque piovane e a pannelli fotovoltaici.
Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt rappresentano una delle aperture speciali del cinquantesimo anno del Fai e si affiancano ad altri beni veneti della Fondazione, come il Negozio Olivetti a Venezia, il Memoriale Brion ad Altivole e Villa dei Vescovi a Torreglia.
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