Il bilancio infrannuale, il primo piano industriale triennale 2025-2027 e nuovi provvedimenti in aiuto delle famiglie in difficoltà sono stati i tre filoni dell’assemblea dei soci della società Servizi Integrati Bellunesi (SIB), che si è svolta ieri nella Sala Conferenze di Villa Patt a Sedico. A illustrare gli obiettivi programmati nel triennio e i risultati del primo semestre 2025, il presidente Attilio Sommavilla, coadiuvato dai consiglieri di amministrazione Lara Stefani e Andrea Menin, e dal Collegio Sindacale.
Tra le decisioni più significative, la distribuzione straordinaria di 3,6 milioni di euro: 1,2 milioni destinati a sostenere i nuclei in difficoltà nel pagamento delle bollette del servizio idrico, altri 2,4 milioni alle amministrazioni comunali per spese correnti. Durante l’assemblea è stato anche approvato il primo piano industriale triennale post fusione, che prevede investimenti per 102,4 milioni di euro. Tra le voci principali, 14,2 milioni per il completamento della progettualità volta a ridurre le perdite idriche, che andrà a concludersi a fine marzo 2026; 62,4 milioni per grandi opere principalmente su fognatura e depurazione; 18,2 milioni per vari interventi di manutenzione, inclusa la sostituzione massiva dei contatori d’utenza; 3,9 milioni per completare la posa della fognatura a Masarè di Alleghe, con fondi post ricostruzione Vaia, e 1,7 milioni per l’acquisizione di fabbricati per le sedi logistiche di Agordo, Feltre e Pieve di Cadore.
Intanto sono arrivati i dati relativi al primo semestre del 2025. La società ha registrato ricavi per 22 milioni, costi per 16,6 e un utile netto di 2,3 milioni, con investimenti per nuove opere e manutenzioni per oltre 11 milioni. Tra i principali interventi, spiccano le tre progettualità finanziate con fondi PNRR: la prima, tuttora in corso e del valore complessivo di 25,6 milioni di euro, che mira a distrettualizzare e digitalizzare oltre 1600 km di rete idrica bellunese, con l’obiettivo di ridurne progressivamente il tasso di perdita; la seconda, da 2,9 milioni, per il potenziamento del depuratore di Marisiga, nel Comune di Belluno, già ultimata; la terza, da 1,6 milioni di euro, per la costruzione a Longarone di un centro unico di trattamento e disidratazione dei fanghi di depurazione, anch’essa conclusa e con la nuova linea già in produzione.
«Il 2025 si conferma un anno intenso», ha spiegato il presidente Sommavilla, «caratterizzato dal consolidamento delle attività post fusione e dal proseguimento di importanti progetti, inclusi quelli legati alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e alle varianti Anas. Tra i risultati più soddisfacenti già raggiunti», ha aggiunto, «le premialità da 1,4 milioni di euro riconosciute a SIB dall’autorità nazionale ARERA».
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2 commenti
Edmondo
Il 2025 si conferma un anno intenso anche per noi utenti visto che il servizio idrico ha dei costi in costante aumento.
Giuseppe
Ritengo non sia giusto che la società idrica dia soldi ai comuni; se dal bilancio ci sono degli avanzi di amministrazione dovrebbe restituirli agli utenti, che hanno pagato le bollette, evidentemente troppo salate. I comuni provvedano da sé a provvedere alle proprie necessità, a far buon uso delle risotse e soprattutto a risparmiare.