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venerdì 5 Dicembre 2025,

Nuovo acquedotto per Sagrogna e Levego: lavori di ammodernamento della rete

In corso la posa di 1,7 km di condotte per ridurre le perdite. L’intervento rientra nel maxi-progetto di SIB da 25,6 milioni di euro.

Sono iniziati i lavori per il potenziamento dell’acquedotto tra la Vena d’Oro, Sagrogna e via Meassa, nel comune di Belluno. L’intervento, curato da Servizi Integrati Bellunesi (SIB), prevede la posa di 1,7 chilometri di nuove condotte in ghisa e acciaio e rientra nel programma di ammodernamento e riduzione delle perdite idriche della rete provinciale.

Il progetto, articolato in tre fasi, mira a migliorare la gestione della pressione idrica — spesso causa di rotture — e a ridurre il tasso di dispersione. Il primo intervento comprende la posa di circa 950 metri di tubazioni per collegare la rete di via Meassa al serbatoio della Vena d’Oro. Questa operazione permetterà di suddividere in tre distretti gli abitati di Sagrogna, Levego e Pedecastello, ognuno dotato di sistemi autonomi di regolazione e monitoraggio. I lavori si svolgeranno perlopiù fuori strada, interessando solo in parte l’inizio di via Vena d’Oro, e prevedono l’attraversamento notturno della Strada Provinciale 1 per ridurre i disagi al traffico.

Il secondo intervento riguarderà la sostituzione di circa 300 metri di condotte lungo via Meassa e degli allacciamenti in suolo pubblico, mentre il terzo completerà il potenziamento della rete con ulteriori 500 metri di nuove tubazioni, migliorando la distribuzione dell’acqua anche verso Pedecastello. Al termine dei lavori verranno ripristinate le aree di scavo e rifatte le pavimentazioni asfaltate.

Per consentire lo svolgimento delle operazioni, fino al 30 gennaio 2026 sarà attivo un senso unico alternato lungo via Meassa dalle 9 alle 17, esclusi sabato, domenica e festivi. Nelle altre fasce orarie la circolazione avverrà a doppio senso con carreggiata ridotta.

«L’opera – spiega Attilio Sommavilla, presidente di SIB – rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro finanziato con fondi PNRR, che prevede la distrettualizzazione e digitalizzazione di oltre 1.600 chilometri di rete idrica bellunese. È una progettualità complessa, avviata due anni fa e in conclusione entro marzo 2026, che richiede tempi serrati e grande impegno». Sommavilla sottolinea che l’intervento consentirà di «risolvere definitivamente le criticità legate alla mancanza di pressione nella zona e ridurre i costi energetici grazie all’eliminazione di una stazione di sollevamento non più necessaria».

Entro la fine di marzo 2026 sono previsti altri sette interventi nei comuni di Belluno, Borgo Valbelluna, Sedico e Feltre, per un valore complessivo di 2 milioni di euro. «Si tratta di uno sforzo impegnativo per la società e per la struttura interna – conclude Sommavilla – che ringrazio per la professionalità con cui sta portando avanti tutte queste attività, straordinarie e ordinarie».

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