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venerdì 5 Dicembre 2025,

Nasce «Il Colibrì»: una rivista culturale firmata da under 30

Il 29 novembre presentazione della rivista culturale di Polis Futura: il primo numero affronta populismo, progresso e totalitarismo.

Sabato 29 novembre, alle 18, nella Sala Luciani del Centro Giovanni XXIII in piazza Piloni, sarà presentato «Il Colibrì», il nuovo progetto editoriale dell’associazione Polis Futura. Si tratta di una rivista culturale interamente scritta da giovani under 30, con l’obiettivo di riportare in città il gusto per la riflessione e il dialogo.

All’incontro interverranno Luigi Filippo Daniele, presidente di Polis Futura, il vicepresidente Matteo Mulè, Francesco Scarangella, autore del saggio «Il costituzionalismo quale rimedio al populismo», e Andrea Soppelsa, che affronterà il tema «Società di Massa».

Tre anni di lavoro e un’idea chiara
Il Colibrì nasce dopo tre anni di articoli e ricerche maturati all’interno di Polis Futura, realtà che dal 2022 pubblica contributi su filosofia, storia, arte, psicologia, politica e letteratura. L’associazione, guidata da un direttivo under 30, si definisce indipendente e punta a creare a Belluno uno spazio di confronto libero e partecipato, capace di avvicinare le nuove generazioni al pensiero critico. «In un’epoca in cui il dibattito pubblico vive di polarizzazioni e slogan – spiegano i promotori – Il Colibrì vuole essere un luogo in cui tornare ad approfondire, discutere, confrontarsi».

Il simbolo scelto è il colibrì, immagine di libertà e resilienza, che richiama l’idea di una piccola “agorà” contemporanea, dove il dialogo diventa strumento di cittadinanza attiva.

Populismo, progresso e totalitarismo: i temi del primo numero
La rivista si apre con tre grandi questioni: Populismo, Progresso e Totalitarismo, affrontate con un approccio multidisciplinare che spazia dalla psicologia al diritto, dalla filosofia alla letteratura. Si analizzano il populismo nella sua dimensione sociale e politica, il concetto di progresso tra tecnica ed educazione, e il costituzionalismo come argine alle derive autoritarie. Non manca una riflessione sul totalitarismo, letta attraverso categorie razionali e riferimenti storici e letterari del Novecento.

Gli autori intendono offrire strumenti per comprendere un presente complesso e immaginare il futuro delle comunità, anche quelle di montagna, alle prese con spopolamento e rischio di marginalità.

Un’occasione per la città
La presentazione non è solo il lancio di una rivista, ma il segnale che a Belluno esiste una generazione pronta a rimettere la cultura al centro della vita pubblica. Il primo numero conta 3 capitoli, 13 articoli, 8 autori e 118 pagine. Sarà disponibile in sala al costo di 10 €.

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