È stata una riconferma praticamente unanime quella di Michele Vigne alla guida dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg). L’elezione, avvenuta nel corso del 28° Congresso Nazionale, svoltosi a Torino dal 24 al 26 novembre, testimonia la fiducia dei delegati nel percorso intrapreso e nelle priorità strategiche portate avanti dal presidente negli ultimi anni.
L’apertura del congresso è stata dedicata all’80° anniversario dei bombardamenti su Torino, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, tra cui l’onorevole Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, e l’onorevole Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze. Hanno portato il loro saluto anche Maurizio Marrone per la Regione Piemonte, il Vicesindaco Jacopo Suppo per la Città Metropolitana di Torino e l’Assessore Marco Porcedda per il Comune di Torino. Messaggi di vicinanza sono giunti dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sottolineando l’importanza del lavoro dell’Associazione a tutela dei civili colpiti dalla guerra.
La cerimonia è stata arricchita dalle testimonianze dirette di alcune vittime civili di guerra e dalle performance degli studenti del Liceo Germana Erba di Torino, che hanno dedicato un’esibizione musicale alla pace. Sono stati inoltre premiati i vincitori del concorso “Memoria e Pace”, confermando l’impegno dell’Anvcg nel promuovere la cultura della memoria tra le nuove generazioni.
Durante i lavori congressuali, i delegati hanno tracciato un bilancio degli obiettivi raggiunti e definito le sfide future, mentre sono stati eletti i nuovi consiglieri nazionali e i membri degli organi statutari, incaricati di garantire la trasparenza e la democrazia interna dell’Associazione.
«Negli ultimi quattro anni abbiamo rafforzato la presenza dell’Associazione a livello nazionale e internazionale, ottenendo risultati di grande rilievo – ha dichiarato Vigne – Ringrazio i delegati per la fiducia: accolgo questo mandato con profondo senso di responsabilità. La nostra storia nasce per dare voce e dignità a chi non l’aveva, e questo resta il cuore pulsante della nostra missione. Oggi ribadiamo con forza che solo il Diritto internazionale umanitario può garantire la protezione dei civili nei conflitti. Continueremo a promuovere la cultura della pace e a ridurre il costo umano delle guerre».
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1 commento
Giuseppe
Già soffiano nuovi venti di guerra: prepariamoci quindi a trasformare falci e vomeri in armi, nonché a piangere e consolare come continuamente ci insegnano i nostri saggi conterranei.