La sezione bellunese di Italia Nostra organizza sabato 13 dicembre, alle 18, nella Sala Conferenze dell’Istituto Leonardo Da Vinci in via Flavio Ostilio 8/B a Belluno, un incontro pubblico con il giornalista de Il Fatto Quotidiano Giuseppe Pietrobelli. L’occasione è la presentazione del suo libro-inchiesta Una montagna di soldi. Sprechi, incompiute e affari: lo scandalo delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.

Pietrobelli descrive il volume come un viaggio nella retorica che ha accompagnato la candidatura italiana e, allo stesso tempo, nelle criticità legate all’organizzazione dell’evento. L’autore richiama le promesse iniziali — costi ridotti, opere già disponibili, impatto limitato — che a suo giudizio non hanno trovato riscontro. Ricorda, ad esempio, che ai cittadini è stato assicurato un onere nullo, mentre la spesa pubblica stimata per impianti sportivi, infrastrutture stradali e ferroviarie ammonterebbe a diversi miliardi. Allo stesso modo erano stati annunciati i “Giochi meno cari”, nonostante le cifre destinate alla sola organizzazione risultino già molto elevate, con un bilancio in disavanzo sostenuto da nuovi contributi statali. Anche la definizione di Olimpiadi «più sostenibili di sempre» viene messa in discussione, alla luce di opere ritenute superflue, interventi ancora incompleti e impatti ambientali significativi sulle aree alpine e dolomitiche.

Il libro ricostruisce inoltre la rete di società, ruoli e interessi che, secondo l’autore, ruota attorno alla macchina organizzativa. Pietrobelli ripercorre le indagini della Procura milanese su Fondazione Milano Cortina 2026, che hanno toccato aspetti come appalti irregolari, compensi elevati, pressioni dei grandi sponsor e progetti immobiliari di forte impatto. Nel volume trova spazio anche il tema delle assunzioni opache e delle tensioni interne ai vertici.

«È l’assalto alla diligenza da parte degli amministratori locali, il festival dell’incoerenza di ministri e politici, la solita corsa italiana contro il tempo come è avvenuto all’epoca dell’Expo 2015. Stavolta per dare la scalata a una montagna di soldi», scrive l’autore.

L’incontro è aperto al pubblico, che potrà intervenire con domande e osservazioni.