Pieve di Cadore ha salutato il Chievo Verona che per otto giorni si è allenato sul campo sportivo comunale. «Un ritiro breve ma intenso, incorniciato da un’accoglienza eccezionale», ha commentato il team manager Marco Pacione, che ha coordinato la presenza dei gialloblu a Pieve. Venerdì pomeriggio, a testimoniare il gradimento dalla squadra per il trattamento ricevuto, è arrivato da Verona anche il presidente Campedelli che ha voluto ringraziare con un attestato il sindaco Giuseppe Casagrande e l’assessore Plinio Bridda.
Commentando positivamente il ritiro della squadra scaligera il sindaco ha sottolineato come Pieve e il Cadore tutto hanno tutte le caratteristiche per diventare sedi ideali per accogliere le compagini sportive di qualsiasi disciplina nei momenti di “ricarica” e di preparazione in vista di campionati e importanti prove agonistiche. «In parte», ha detto, «questo avviene già. Pensiamo al fatto che quest’anno Pieve ha ospitato il Chievo, San Vito il Venezia e Auronzo, da tempo, ospita la Lazio e Domegge il basket e Calalzo la Benetton Rugby. Poi c’è la pista di atletica leggera di Vallesella. E ancora sui sentieri di Pieve si allenano alcuni campioni di mountain bike. L’aria buona, l’altitudine ideale e la tranquillità sono già stati riconosciuti come ingredienti ideali per una preparazione agonistica». Dell’idea di valorizzare il Cadore con sito sportivo di eccellenza se ne sta occupando anche la Provincia.
Tornando al ritiro del Chievo, l’assessore Bridda non ha perso occasione per ringraziare gli imprenditori che hanno aiutato l’amministrazione comunale nell’iniziativa “ospitalità” auspicando che possa ripetersi il prossimo anno. I giocatori del Chievo, prima di lasciare Pieve, in Piazza Tiziano si sono resi disponibili a posare per l’obiettivo di Tommaso Albrizio.
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