Colate detritiche, alberi caduti, black out e pericolo valanghe. Il forte maltempo continua a imperversare su tutta la provincia di Belluno. Come previsto, nel pomeriggio di oggi si sta verificando un peggioramento, che continuerà in serata e durante la notte. Alle 13.30 si è svolto un nuovo vertice in collegamento con la Prefettura. Dalla struttura provinciale è arrivata la comunicazione che c’è una frana sulla Feltrina all’altezza di Quero. Colata detritica a Canal (Feltre). In Alpago (zona Paludi) sono state attivate le idrovore. Tombini e pozzetti intasati un po’ ovunque in Valbelluna e Feltrino. Tra Dogna e Provagna è esondato un piccolo torrente (il rio de la Crose) e la strada è stata chiusa.
Anas durante la notte ha assicurato interventi continui per nevicate intense sulla 51, che rimane aperta fino a Cimabanche (chiuso il tratto del versante BZ). Vento forte in Comelico. I Vigili del fuoco sono stati impegnati in interventi per alberi caduti. Controlli anche in altre zone, Cortina e Cencenighe, per evitare il transito dei mezzi pesanti. In comune di Livinallongo ci sono tre frazioni isolate, come fa sapere l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin. Già ieri alcune persone a Canacede di San Tomaso sono state evacuate. San Pietro di Cadore, Livinallongo, Rocca Pietore sono comuni attenzionati per il pericolo di valanghe. Chiusa la anoramica del Comelico, dalla progressiva km 3+800 (fine centro abitato Costa) al km 6+600 (località Costalissoio).
Dalla tarda mattinata la quota neve si è alzata, per cui piove in molte delle località in cui era nevicato abbondantemente durante la notte. Il pericolo valanghe è quindi in innalzamento. Veneto Strade sta assicurando lo sgombero neve con frese. Sulla 48 delle Dolomiti chiuso il tratto Brenta-Arabba per pericolo valanghe. Stesso discorso per il tratto Alverà-Ligonto. A Vas chiusa la galleria di Segusino. Nel corso della mattinata si sono verificati alcuni black-out, temporanei o comunque limitati a zone e poche utenze.
Sul fronte della viabilità la richiesta è di ridurre al massimo il transito sulle strade provinciali e regionali. In corso di valutazione anche un’ordinanza per limitare il transito dei non residenti, così da rendere semplice il passaggio dei mezzi di servizio. Aperto il Ccs, attivati circa una trentina di Coc. L’appello ad evitare gli spostamenti, soprattutto quelli verso la montagna, arriva sia dalla Provincia che da Bottacin. «I turisti stiano a casa», ha esortato l’assessore regionale. «I sindaci sono disperati per il continuo arrivo di turisti, mentre si pensa di evacuare frazioni e paesi». M.R.
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