47 Vigili del fuoco, 43 uomini del Soccorso alpino, 79 volontari, 12 militari dell’Esercito, 40 volontari giunti dalla Provincia di Trento tra Vigili del fuoco e Protezione civile: oltre 200 operatori che nella giornata di oggi, martedì 5 gennaio, si sono impegnati in varie località della provincia di Belluno per portare avanti le operazioni connesse all’emergenza neve. Salvo imprevisti – informa la Provincia – il Centro operativo mobile aperto a Santo Stefano di Cadore chiuderà venerdì 8, mentre giovedì 7 alle ore 10 è stata programmata una riunione con il prefetto.
Queste le principali esigenze che sono state fatte presenti dai sindaci del Comelico e che aiutano a comprendere lo stato della situazione in quella zona.
- San Nicolò: completare lo sgombero neve a Gere e proseguire nella rimozione della neve dai tetti;
- Comelico Superiore: completare la viabilità a Casamazzagno, rimuovere la neve dati tetti della palestra di Candide, fare una verifica alla ex scuola professionale a Casamazzagno, completare la rimozione della neve dal municipio e dall’edificio di fronte;
- San Pietro: terminare lo sgombero neve delle strade di Costalta e Presenaio (con la richiesta di un camion aggiuntivo), rimuovere la neve dai tetti della canonica, del municipio, delle scuole elementari, dell’asilo e del lavatoio di Costalta.
- Santo Stefano: proseguire con lo sgombero neve dalle strade interne al paese e nei pressi delle scuole, compresa la verifica della rimozione della neve dai tetti, e verificare anche a Costalissoio per lo sgombero neve e la viabilità interna;
- Danta: completare lo sgombero neve delle strade del paese e alleggerire i tetti dalla neve.
Al termine della giornata il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, dopo aver fatto presente che il gioco di squadra paga, ha ringraziato tutte le forze in campo che «nonostante le restrizioni e le difficoltà di intervento si sono spese per assicurare un servizio efficace alle popolazioni colpite dall’emergenza neve, anche lasciando gli impegni familiari durante le festività».
«Le previsioni meteo per le prossime ore non destano particolari preoccupazioni», ha continuato Bortoluzzi. «Contiamo di tornare alla normalità entro il fine settimana, con la consapevolezza che adesso servono aiuti veri. Facendomi portavoce dei sindaci, chiederò un ristoro delle spese sostenute. L’inverno in montagna è lungo e in molti casi i Comuni hanno già superato i budget previsti per lo sgombero neve».
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