L’Arpav tira le somme: il 2020 è risultato più caldo e più piovoso del normale e dopo un bimestre invernale gennaio-febbraio molto mite e siccitoso la primavera è risultata inizialmente (marzo) piovosa e poco soleggiata, poi (aprile) ha mostrato caratteristiche opposte, con condizioni di quasi siccità, tanto sole e temperature decisamente superiori alla norma, soprattutto in aprile. L’estate è stata avversata spesso dall’instabilità e dalle piogge e temporali, con un mese di agosto che si è rivelato essere il più piovoso da quando si effettuano misurazioni ufficiali in provincia. L’autunno ha mostrato aspetti contrastanti, inizialmente (settembre) caldo e soleggiato, poi (ottobre) freddo e piovoso ed infine (novembre) siccitoso e particolarmente mite in quota. L’ultimo mese dell’anno è risultato di nuovo eccezionalmente piovoso e nevoso. Un aspetto peculiare del 2020 è rappresentato dall’alternanza, di mese in mese, di vistose anomalie termo-pluviometriche, con mesi siccitosi seguiti o preceduti da mesi molto piovosi. Un aspetto che si è riscontrato anche in passato, ma che si è dimostrato stavolta molto accentuato e frequente.
Le temperature medie annuali sono risultate da 0.5°C a 0.8°C superiori alla norma, ad eccezione dell’Agordino dove curiosamente gli scarti sono stati di circa 1°C, tanto che qui il 2020 è risultato uno degli anni più caldi dell’ultimo trentennio. Dopo un bimestre gennaio-febbraio molto mite, si sono alternati mesi normali o più caldi, con l’eccezione di ottobre, unico mese più freddo del consueto.
Le precipitazioni totali annuali (in genere fra 1300 e 2200 mm) sono state più abbondanti del normale, con scarti dalla norma maggiori sulle Dolomiti (+25/+55%) e minori sulle Prealpi (+15/+25%). I mesi più piovosi sono stati agosto, dicembre, ottobre e giugno, quelli più asciutti gennaio, febbraio, aprile e novembre. La frequenza delle precipitazioni è risultata normale, con un numero di giorni piovosi compreso fra un minimo di 102 (Domegge) e un massimo di 119 (Arabba).
Arpav elenca una serie di fatti meteorologici notevoli:
• Le temperature massime a tratti insolitamente alte in quota in gennaio, con 14.0°C a Cortina, 11.3°C ad Arabba e 8.8°C a Passo Falzarego
• Le temperature massime ancora anomale sulle Dolomiti del 3 febbraio, con 15.2°C a Falcade
• Il vento molto forte del 4-5 febbraio, con raffiche di 137 km/h a Ra Vales, 124 a Sospirolo e 111 km/h a Belluno (valori record per queste due località). Locali danni (es. Canale d’Agordo).
• Le temperature notturne anomale in quota del 17 febbraio, con minima di +4.7°C sulla Marmolada
• L’intenso episodio di Föhn il 23 e 24 febbraio, con temperature massime che toccano i 16.3°C a Malga Ciapela, 15.6°C sul Monte Avena e i 13.9°C ad Arabba, dove nella notte la temperatura oscilla fra i 9 e 11°C
• Le anomale (per la stagione) raffiche di natura temporalesca del 26 febbraio, con punte di 90 km/h sul Faloria e 80 km/h a Quero. Locali danni (es. Lorenzago).
• Il caldo anomalo dell’11 marzo sulle Dolomiti, con 18.6°C a Cortina
• La fase di freddo anomalo dal 23 al 26 marzo (minime di -14.5°C a Passo Pordoi, -10.5°C ad Arabba e -5.6°C a Belluno) e del 1°aprile (-13.8°C a Passo Monte Croce e -9.2°C a Cortina)
• Il caldo diurno anomalo fra il 10 ed il 19 aprile, con massime di 25.1°C a Feltre, 23.7°C a Forno di Zoldo e 21.4°C a Falcade
• La “brezza diurna” più intensa del solito a Perarolo il 22 e 23 maggio, con velocità massima di 60 e 61 km/h
• I violenti rovesci temporaleschi del mese di luglio ad Agordo il giorno 23 (52 mm in mezz’ora), Passo Pordoi il giorno 30 (34.6 mm in mezz’ora) ma soprattutto lo straordinario nubifragio, per le Dolomiti, di Auronzo il giorno 29, quando cadono quasi 100 mm di pioggia in un’ora, di cui 52 mm in mezz’ora. Gravi dissesti e danni in paese e zone limitrofe.
• Le temperature massime elevate del 1° agosto, con punte di 36.2°C a Feltre, 32.9°C a Caprile, 30.3°C a Falcade, 29.8°C a Cortina e 27.1°C ad Arabba
• Il violentissimo rovescio temporalesco del 14 agosto a Col Indes di Tambre, con 78 mm in un’ora, dei quali ben 63 mm in mezz’ora
• L’intenso e duraturo rovescio temporalesco del 24 agosto a sud di Fiames (Cortina), con allagamenti e locali dissesti nella zona nord di Cortina
• L’intenso fronte temporalesco del pomeriggio del 29 agosto che causa violenti rovesci quasi ovunque, disastrose grandinate in alcune zone della Valbelluna (chicchi di grandine fino a 5-6 cm di diametro) e forti raffiche di vento. Le ulteriori piogge del giorno 30 portano i totali di pioggia a 153 mm a Forno di Zoldo, 151 mm a Torch di Pieve d’Alpago e 150 mm a Gares. Diffusi dissesti e allagamenti, con numerose interruzioni di strade, e danni da vento localmente ingenti.
• Le temperature massime elevate, ancora tipicamente estive, dal 12 al 16 settembre, con 30.3°C a Feltre e 28.2°C a Santo Stefano.
• La supercella temporalesca del 25 settembre in Valbelluna, che provoca dannose grandinate fra Villapaiera e Busche e fra Sospirolo e Mas di Sedico (chicchi di grandine fino a 4-5 cm)
• I tre episodi di forte maltempo del mese di ottobre
• Le temperature massime insolitamente alte in quota del 31 ottobre e del 1° novembre (18.6°C a Gares, 17.8°C a Cortina e 17.1°C ad Arabba
• L’evento alluvionale del 4-5-6 dicembre, quando cadono 621 mm di pioggia a Valpore (alta Valle di Seren), 614 a Col Indes di Tambre e 524 mm a Soffranco di Longarone. Un rovescio temporalesco particolarmente intenso ed anomalo (per la stagione) si verifica a Feltre nella notte fra il 5 ed il 6, con 56 mm in mezz’ora, di cui 40 in 15 minuti. In tre giorni cadono a 2000-2200 m da 105 a 175 cm di neve, con 141 cm ad Arabba e 86 cm a Pecol di Zoldo Alto e a Cortina. Vento fortissimo in quota e a tratti nelle valli, con raffiche di 152 km/h sul Monte Cesen, 93 sul Cansiglio, 89 ad Agordo e 88 km/h a Feltre e Quero. Come per la tempesta Vaia lo scirocco innalza le temperature in Valbelluna la sera del giorno 5, con 15°C a Feltre
• La copiosa, intensa nevicata del 28 dicembre, sia sulle Dolomiti che nei fondovalle prealpini, accompagnata localmente da bufere di vento (es. Quero e Ponte nelle Alpi). In sole 12 ore cadono 66 cm di neve a Padola, 60 ad Auronzo, 50 ad Arsiè (Feltrino), 40 a Lamon, 37 a Trichiana e 35 cm a Belluno.
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