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mercoledì 18 Giugno 2025,

Viabilità a Levego e Sagrogna, cittadini esasperati: «Tutto tace e si susseguono sempre scuse»

«Nessuna vera risposta sul problema di sicurezza legato alle rotatorie, mentre sono stati installati con grandissima velocità i due autovelox prima e dopo l’abitato. La misura è davvero colma e non escludiamo quindi delle azioni di protesta». (nella foto, l'incrocio che dalla Sp 1 porta a Levego Alta)

«Serve manifestare in maniera più rumorosa, con mezzi che diano fastidio alle istituzioni, per essere considerati? L’autovelox messo a inizio frazione, che castiga i residenti a 5 km all’ora sopra il limite, è prevenzione o l’ennesima offesa alla trascurata frazione?». A chiederselo sono i cittadini del Comitato di Levego e Sagrogna, «stufi di aspettare, dopo due anni in cui abbiamo solamente sentito delle promesse e nulla dal punto di vista concreto». Il dito è puntato contro l’amministrazione comunale: «Nessuna vera risposta sul problema di sicurezza legato alle rotatorie, mentre sono stati installati con grandissima velocità i due autovelox prima e dopo l’abitato. La misura è davvero colma e non escludiamo quindi delle azioni di protesta».

Le problematiche legate alla viabilità e alla sicurezza lungo la Sp 1 sono annose e ormai note. Il comitato fa un po’ di cronistoria sulla vicenda: «A ottobre 2019 i cittadini di Levego e Sagrogna hanno sottoscritto una petizione con oltre 150 firmatari (praticamente uno per famiglia) per la messa in sicurezza dei due accessi verso Levego Alta e Sagrogna. A seguito di questo, alcuni rappresentanti di questa petizione erano andati in consiglio comunale dove tutti, opposizione e giunta, hanno convenuto sulla necessità di sistemare la Sp1, soprattutto sul pericoloso ed osceno incrocio, ormai provvisorio da una ventina di anni di Levego».

La rotatoria che porta alla zona industriale ‘”fantasma”.

«Abbiamo da lì assistito ad un continuo rimbalzo di responsabilità tra Comune e Provincia, fino a vedere addirittura sbucare una mezza rotonda di dubbia utilità nella zona artigianale “fantasma” di Levego», precisano ancora i cittadini. «La Provincia ha in seguito chiarito che, entro i confini frazionali, la parola spetta al sindaco Massaro, ma ha ribadito la sua disponibilità a collaborare all’intervento che loro stessi giudicavano necessario. Si è arrivati ad una ipotesi di sfruttare la rotonda “fantasma”, ma ormai costruita perché finanziata da privati, sistemando l’incrocio di Levego con l’obbligo di svolta a destra e la realizzazione di una corsia di decelerazione per chi, arrivando da Ponte nelle Alpi, svolta a sinistra verso Levego Alta».

L’incrocio che da Sagrogna esce dalla zona industriale.

A febbraio 2020 era allo studio la fattibilità di questo intervento, insieme alla realizzazione più semplice della rotonda di Sagrogna, da cui escono moltissimi mezzi dalla zona industriale. «Poi, a marzo 2020 il Covid 19 ha paralizzato la situazione che, tra l’altro vede ancora chiuso il ponte adiacente sulla strada per Castion», continua il comitato. «Poi i lavori sono ripresi ovunque. Fortogna sta per avere la sua rotonda, allora nemmeno accennata, mentre dei privati ne stanno terminando una in via Vittorio Veneto, zona dalla viabilità ben più critica di quella di Levego, più difficile e scomoda da realizzare, oltreché vicinissima alle due di via Medaglie d’Oro e Nogarè, una vicinanza che ci dicevano non essere gradita a Veneto Strade. Ma a Levego tutto tace e si susseguono sempre scuse». M.R.

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