Dante e il cinema: «un aspetto della fortuna di Dante meno noto», spiega Antonio Costa, origini feltrine, docente di cinema e arti visive negli atenei di Padova e Venezia. Rispetto alla fortuna letteraria, il rapporto tra Dante e il cinema non è per questo meno incisivo, perché, in Italia, il cinema nascente volle da subito confrontarsi con l’emblema della terra e della lingua: è del 1911 «L’Inferno» diretto da Bertolini, De Liguoro e Padovan.
Antonio Costa è stato invitato dal liceo classico scientifico «Alvise Lollino» a tenere un incontro, on line visti i tempi di pandemia, nelle manifestazioni per il settimo centenario dantesco, in cui il liceo collabora con la Biblioteca Gregoriana, con i Comuni di Belluno e di Feltre e altre associazioni e gruppi.
«Esistono due copie del lungometraggio del 1911: uno alla cineteca nazionale e uno alla filmoteca vaticana», dichiara Costa che per l’incontro «Dante e il cinema», in programma giovedì 22 aprile alle 18.30, annuncia anche un omaggio al dantismo di Fellini, nel centenario della nascita di quest’ultimo.
Per partecipare è sufficiente connettersi alla pagina Facebook del «Lollino», su cui l’incontro sarà diffuso in diretta: https://www.facebook.com/liceolollino
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