«La provincia di Belluno rimane sicura, oggi come ieri. E lo potrà diventare ancora di più nel momento in cui installeremo sulle vetture di servizio il “Sistema mercurio”, nuove dotazioni informatiche di bordo che garantiscono più efficacia nel controllo del territorio». Lo ha evidenziato il questore Lucio Aprile durante la festa della Polizia di Stato, in occasione del 167° anniversario della fondazione. Il motto: “Esserci sempre”. La cerimonia si è tenuta quest’anno in un contesto diverso dal solito, ossia nel salone di Palazzo Fulcis, nel centro storico cittadino.
A breve l’avvio del “Sistema mercurio”. Facendo un bilancio dell’attività svolta dalla Polizia di Stato nel territorio provinciale dal 1° aprile 2018 al 20 marzo di quest’anno, Aprile ha spiegato che «si è registrato un calo complessivo dei reati di circa l’1%, mentre sono in aumento le denunce di furto e in particolare i furti in abitazione». «Dobbiamo però considerare che in un contesto come quello della provincia di Belluno», ha precisato il questore, «basta che si mettano all’opera 2 o 3 bande di delinquenti per far crescere i numeri. Detto questo, il territorio bellunese rimane sicuro». Grazie al sostegno di alcuni privati e di due istituti di credito, inoltre, potrà a breve partire il “Sistema mercurio”. Quest’ultimo permette alle pattuglie di Polizia di svolgere in autonomia gli accertamenti nelle banche dati interforze su persone e veicoli direttamente dalla vettura, e non più via telefono o via radio con la sala operativa; il controllo automatizzato dei veicoli in sosta, o in transito tramite la videocamera di bordo che inquadrando una targa, in automatico interroga la banca dati restituendo il risultato all’operatore in tempo reale e segnalando acusticamente eventuali emergenze di natura penale o amministrativo rilevanti. Consente, poi, di inoltrare tempestivamente allarmi in sala operativa senza sospendere l’ascolto radio anche nelle zone non coperte.
I furti in abitazione. Dall’aprile dell’anno scorso a oggi al numero 113 sono pervenute 15.394 chiamate di soccorso. La sezione volanti della Questura e il Commissariato di Cortina hanno effettuato 1.699 interventi, identificando 18.105 persone e controllando 21.599 veicoli. Con l’ausilio del reparto Prevenzione crimine di Padova sono stati effettuati 152 servizi straordinari di controllo del territorio. Come si diceva, è in discesa il totale dei delitti commessi in provincia, passati da 4.572 a 4.531. In controtendenza, si registra un incremento delle denunce di furto, salite da 1.250 a 1.404 e, in particolare, un aumento dei furti in abitazione, che sono saliti da 297 a 342. L’attività di polizia giudiziaria e di forte contrasto portata avanti in collaborazione da tutte le Forze di polizia ha però permesso di ottenere importanti risultati sul fronte repressivo. La sola Polizia di Stato ha individuato e denunciato per furto in abitazione all’autorità giudiziaria 58 persone contro le 16 dell’anno precedente. Gli autori di questi crimini sono, nella maggior parte dei casi, bande di delinquenti che provengono dalle province limitrofe.

Le attività di polizia postale e le truffe informatiche. Risultano in aumento le truffe informatiche, passate da 772 a 900. Si tratta di reati attuati in rete e quindi sganciati da uno specifico legame con il territorio, ma che comunque rappresentano per la Polizia di Stato una delle sfide del futuro. L’attività della sezione polizia postale nel settore informatico è stata indirizzata principalmente a contrastare i reati inerenti all’e-commerce, l’hacking e la pedopornografia, con impiego di uomini e risorse nelle indagini di lotta ai fenomeni legati alle truffe online, agli accessi abusivi a sistemi informatici, anche con analisi di materiale informatico sequestrato. Sono stati effettuati 62 controlli agli uffici postali, 93 indagini atte all’individuazione di truffe su siti web, 5 perquisizioni domiciliari per pedopornografia e 49 denunce per utilizzo indebito di carte di credito/bancomat.
La sicurezza pubblica. In funzione preventiva, l’ufficio di Gabinetto ha coordinato 78 servizi di ordine e sicurezza pubblica, al fine di assicurare il sereno svolgimento di altrettante manifestazioni. «Ci tengono a ricordare il notevole impegno di risorse umane richiesto in occasione dei ritiri estivi delle squadre di calcio, militanti nel Campionato nazionale di serie A, Lazio e Spal», ha messo in risalto in questore, riferendosi ai fatti avvenuti il 28 luglio 2018 ad Auronzo di Cadore, con i quaranta ultras delle due squadre che si sono affrontati dando luogo a uno scontro nel corso del quale sono stati utilizzati posaceneri, bastoni e fumogeni. «Pensiamo poi al recente arrivo in provincia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella», ha aggiunto Aprile. «La gestione di questo evento, in modo coordinato tra tutte le forze dell’ordine, ha garantito che tutto si svolgesse in piena sicurezza».
Polizia anticrimine, amministrativa e dell’immigrazione. Da aprile 2018 a marzo di quest’anno sono stati emessi 19 avvisi orali; 42 fogli di via obbligatori; 32 Daspo; 9 ammonimenti; 27 denunce per maltrattamenti in famiglie e stalking. La polizia amministrativa della Questura di Belluno e del Commissariato di Cortina ha rilasciato 6.187 passaporti, 874 licenze d’armi e ha controllato 62 esercizi pubblici. Questi i numeri del servizio immigrazione: 4.645 permessi e carte di soggiorno; 707 cittadinanze; 19 esplulsioni; 4 accompagnamenti alla frontiera; 7 accompagnamenti in centro di permanenza temporanea.
L’attività per la sicurezza sulle strade. La polizia stradale di Belluno (Sezione capoluogo e distaccamenti di Valle di Cadore e Feltre) ha garantito 1.962 pattuglie di vigilanza stradale, rilevando complessivamente 206 incidenti, di cui 2 con conseguenze mortali. Sono state contestate complessivamente 3.074 infrazioni al Codice della strada, tra le quali 187 per guida in stato di ebbrezza e 183 patenti ritirate. La polizia ferroviaria, dal canto suo, ha effettuato 64 7 servizi vigilanza agli scali ferroviari, 57 servizi di pattugliamento delle linee e 82 scorte a treni.

Carenze dell’organico, un problema annoso. Il questore Aprile ha tenuto a evidenziare che la corposa attività è stata portata avanti in modo efficiente nonostante la Polizia sia sotto organico. «Tra la Questura e il Commissariato di Cortina manca una quindicina di agenti circa. Siamo sull’ordine del 10% in meno rispetto a quanto necessario», ha precisato. «Ci auguriamo che questa carenza possa essere integrata nel giro di alcuni anni con l’immissione di agenti usciti dall’ultimo concorso. Ma non abbiamo tempi certi».
I riconoscimenti. All’inizio della cerimonia a Palazzo Fulcis sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica Mattarella e del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ed è stata ricordata la concomitanza di celebrazioni: quest’anno ricorrono anche i 60 anni dall’istituzione del Corpo di Polizia femminile e il centenario dell’aquila dorata dalle ali spiegate.
Immancabile la premiazione personale della Polizia di Stato che si è distinto in operazioni di polizia giudiziaria e soccorso pubblico. Ecco i nomi. “Encomio Solenne” al sovrintendente capo Davide Bonin che, a Sospirolo il 28 febbraio 2018, «espletava una attività di soccorso che consentiva di trarre in salvo una donna che, con propositi suicidi, si era gettata nelle acque di un lago montano». Per la stessa motivazione è stata assegnata la “Lode” all’assistente capo Bruno Frattina.
“Lode” anche agli assistenti capo coordinatori Mauro Da Pian e Michela Dal Molin, che a Belluno, il 20 aprile 2016, «espletavano un intervento di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due persone, resesi responsabili dei reati di violenza, resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e minacce gravi».
“Lode” al sovrintendente capo Ivan Zanon e all’assistente capo coordinatore Orazio Da Canal, che il 31 ottobre 2016, a Ponte nelle Alpi, «portavano a termine un’indagine di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia il conducente di un’autovettura, responsabile di un incidente, datosi successivamente alla fuga».
“Lode” ancora all’assistente capo coordinatore Paolo Curto per l’operazione portata avanti il 10 aprile di due anni fa a Quero Vas. Curto, «si distingueva in un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia, l’autore del reato di lesioni stradali a seguito di un grave sinistro, con più mezzi coinvolti»; al sovrintendente capo Marcello Chiocchi e all’assistente capo coordinatore Gianni Mainardi, che «con determinazione operativa eseguivano un articolato intervento di soccorso, che si concludeva con il salvataggio di una donna che aveva posto in essere evidenti propositi suicidari», il 14 luglio 2016 a Valle di Cadore; agli assistenti capo coordinatori Matteo Carta e Andrea De Salvador per l’operazione portata avanti a Belluno il 3 agosto 2016, «un intervento di soccorso pubblico che consentiva il rintraccio di un giovane diciasettenne, di etnia cinese, allontanatosi dalla propria abitazione».
Ancora “Lode” al sovrintendete capo Elvis Secco e all’assistente capo Stefano Celato: il 18 settembre di due anni fa a Belluno hanno tratto «in arresto in flagranza di reato un individuo responsabile del reato di violenza sessuale continuata e aggravata nei confronti di una giovane donna»; all’assistente capo coordinatore Dario Maraga per «un intervento di soccorso pubblico a favore di uno sciatore cecoslovacco colto da arresto cardiaco, nel febbraio 2016; al sovrintente Moreno Canzonieri, che «si è distinto in un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla giustizia, l’autore del reato di lesioni stradali a seguito di un grave sinistro, con più mezzi coinvolti», a Quero Vas nell’aprile 2016.
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