Si avvia a conclusione il ricco calendario di appuntamenti estivi del progetto «Itinerari in rete: per un turismo culturale in Cadore», promosso dalla Magnifica Comunità di Cadore e inserito nel network Reteventi cultura 2021 della Provincia di Belluno per favorire la scoperta e la conoscenza del territorio, in collaborazione con la Fondazione Museo dell’Occhiale e Bim Comuni del Piave, con il contributo della Fondazione Cariverona, che nel corso dell’estate ha permesso ad abitanti e turisti di conoscere meglio il Cadore e le sue specificità attraverso oltre 20 proposte. L’ultimo appuntamento è previsto per sabato 2 ottobre: si tratta della visita animata in due tappe «Perarolo – Termine: in viaggio verso il porto di Codissago», alla quale si potrà partecipare gratuitamente raggiungendo alle 11 il Museo di Cidolo e del Legname a Perarolo (conclusione alle 12.30) e proseguendo poi alle 14 verso il Museo di Comunità a Termine di Cadore (conclusione alle 15.30), sotto la guida di Iolanda Da Deppo, ricercatrice che ha curato la progettazione e l’allestimento di alcuni musei tra i quali il Museo del Cìdolo e del Legname ed etnografa, e di Elena Maierotti, che per il Museo del Cidolo e del Legname si occupa di didattica, oltre ad essere curatrice del Museo dell’Occhiale.
La visita prevede letture di brani tratti da documenti scritti e fonti orali per far comprendere ai visitatori quale fosse il viaggio che nel XV secolo il legname compiva per arrivare dal Cadore a Venezia: le zattere provenienti da Perarolo (dove si trova il primo cìdolo, costruito nel 1668, un manufatto artificiale per lo smistamento dei tronchi verso le segherie) giungevano a Codissago (frazione di Longarone), dove c’era una zona portuale per l’ormeggio delle zattere per la notte, quindi il prezioso carico giungeva in laguna, dove trovava diversi impieghi o rimesso sul mercato per raggiungere altre terre.
L’economia del territorio cadorino per lungo tempo si è basata sulla ricchezza dei boschi: lo stesso Tiziano Vecellio, illustre pittore del Cinquecento, fu proprietario di una segheria proprio a Perarolo. Il paese un tempo brulicava di commercianti di legname, di agenti di commercio, di segantini, di zattieri, tutti mestieri legati al taglio, trasporto e vendita del legname. Del resto, per trasportare il legname non vi era sistema migliore dell’utilizzo della corrente del fiume, in discesa verso la pianura e verso Venezia.
Il tema dei trasporti potrà essere approfondito al Museo di Comunità a Termine di Cadore (inaugurato nel 2019, è un progetto che ha coinvolto la comunità, che ha fornito informazioni e documenti per raccontare e promuovere la storia del paese), che racconta la località di passaggio e transito.
Per chi volesse è previsto un pranzo al sacco nel giardino di Palazzo Lazzaris a Perarolo di Cadore.
Per gli over 12 è necessario esibire il Green Pass. Per informazioni: Magnifica Comunità di Cadore, http://www.magnificacomunitadicadore.it/, tel. 0435 32262, info@magnificacomunitadicadore.it
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