Il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato l’offerta vincolante di Lu.Ve (gruppo internazionale leader nel settore della produzione di scambiatori di calore composto da 16 unità produttive, tra cui la Sest di Limana) per l’acquisizione dello stabilimento Acc di Mel. «Un bel risultato», ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia appena appresa la notizia, «frutto dell’ottimo lavoro fatto fino ad oggi, in squadra. È una tappa importante, in un percorso che, oggi, permette di intravvedere finalmente un raggio di sole. Il mio pensiero resta fisso verso i lavoratori, l’azienda e il territorio bellunese, che non può e non deve rinunciare ad una impresa del valore sociale ed economico di Acc».
«Ringrazio ancora il ministro Giorgetti e tutto il suo staff, per l’impegno e l’attenzione posta sulle sorti di Acc», ha detto ancora Zaia, facendo presente che «il ministro ha sempre dimostrato uno sguardo realistico nell’affrontare la vicenda, evitando di alimentare false illusioni e sostenendo soluzioni dall’orizzonte concreto».
«Dal canto nostro, la Regione – ha concluso il presidente del Veneto – continuerà a monitorare gli sviluppi del percorso, attraverso l’Unità di crisi regionale e l’assessore di competenza Donazzan, proseguendo il lavoro di stretta collaborazione con Mise, parti sociali e lavoratori al fine di giungere ad una soluzione che riporti Acc fuori dell’incubo. È fondamentale continuare a fare squadra, sostenendo le imprese e i loro lavoratori».
Da parte sua il minisreo Federico D’Incà ha fatto presente che «ora si dovranno seguire con estrema attenzione i prossimi passi decisivi per lo stabilimento con l’obiettivo di rilanciare il sito produttivo e di garantire un futuro ai lavoratori della fabbrica e sarà fondamentale l’incontro con le organizzazioni sindacali. Credo che il risultato raggiunto finora sia significativo perché dimostra l’interesse strategico del sito di Mel in una vicenda che, negli ultimi anni, si è rivelata particolarmente complessa per il nostro territorio».
«L’impegno del Governo è massimo – ha continuato D’Incà – e io stesso seguirò le fasi necessarie a completare il lungo e difficile lavoro svolto nei confronti di questa realtà del Bellunese: dopo l’autorizzazione alla vendita da parte del Ministero per lo sviluppo economico, il commissario straordinario dovrà procedere nel percorso di realizzazione dell’offerta. Un lavoro che seguiremo assieme agli uffici della viceministra Todde, impegnati da tempo nei tavoli tecnici sulla vertenza Acc. Ricordo che il valore di questa fabbrica è stato al centro della nostra attenzione negli ultimi tre anni, da quando la vecchia proprietà cinese decise di abbandonare Mel: è grazie all’impegno istituzionale, avviato con il Governo Conte e in sinergia con la Regione, al commissario Castro, all’amministrazione di Borgo Valbelluna e alle organizzazioni sindacali se oggi possiamo ancora guardare in avanti per questa realtà: il mio appello alla coesione rimane costante».
Su tema è intervenuto anche il deputato bellunese della Lega Mirco Badole che ha sottolineato «l’ottimo lavoro del ministro Giorgetti» e ha fatto presente che «con la reindustrializzazione di Acc si apre un’ottima soluzione che offre prospettive, investimenti e concretezza».
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