«Il gruppo Lu-Ve ha dimostrato solidità e forte credibilità per il rilancio e la riconversione dello stabilimento Acc di Mel: all’azienda va il nostro ringraziamento per avere accettato questa sfida importante che garantirà un futuro al sito produttivo». Questo il commento del ministro Federico D’Incà al termine del tavolo dedicato alla Acc che si è svolto oggi al Ministero dello sviluppo economico.
Nell’incontro al Mise – ha spiegato D’Incà – il gruppo Lu.Ve (di cui fa parte anche la Sest di Limana e che opera nel settore dei prodotti per la refrigerazione e il condizionamento) ha esposto chiaramente le proprie intenzioni, annunciando l’investimento previsto e illustrando il percorso che, negli anni, ha portato al suo consolidamento.
Ora, secondo D’Incà, «bisogna accompagnare questo percorso di acquisizione continuando la sinergia istituzionale, in raccordo con azienda e il commissario straordinario, che finora ha permesso di raggiungere questo importante risultato».
Inoltre per il ministro «è assolutamente rilevante affrontare la ricollocazione dei dipendenti e lavorare, come Governo, per il loro futuro. Oggi si è parlato a lungo del valore professionale e umano dei lavoratori: capacità che abbiamo sempre sottolineato soprattutto quando lo stabilimento di Mel ha affrontato periodi molto complicati. L’impegno da parte della Regione e di Confindustria Belluno è sicuramente positivo e mi auguro che il prossimo tavolo di confronto previsto a marzo possa rappresentare un nuovo passo importante per la trattativa».
Da parte sua l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan ha voluto sottolineare che «oggi si è scritta una pagina ingloriosa per la politica dell’industria italiana. Si è chiusa, di fatto, la storia della Zanussi Industrie Meccaniche, la storia del compressore, parte nobile dell’elettrodomestico più diffuso al mondo, il frigorifero, settore che continuerà a crescere. Si chiudono qui i nostri ragionamenti con il sindacato, con una parte del Governo, su come mantenere in vita una filiera del compressore italiano».
«L’industria italiana oggi chiude una ulteriore tassello della propria struttura industriale – ha continuato Donazzan – si chiude una storia e si penalizza il comparto dell’elettrodomestico e la filiera del freddo, ovvero del frigorifero, che continuerà ad avere aziende leader come Electrolux, sempre in Italia, a pochi chilometri da Mel. Di ciò non siamo responsabili noi del territorio. Anzi, se oggi si può festeggiare il fatto che un imprenditore coraggioso abbia voluto investire sullo stabilimento e in una reindustrializzazione è solo perché i lavoratori hanno dimostrato attaccamento alla propria impresa e tanta voglia di lavorare».
Dopo aver ringraziato il commissario straordinario Maurizio Castro per aver continuato a far lavorare la Acc pur in condizioni molto difficili, Donazzan ha precisato che «non è stata una scelta dei clienti, né tanto meno una scelta di Acc quella di chiudere. È stata la volontà di chi non ha creduto che si dovessero fare compressori in Italia».
Informando che il prossimo incontro si terrà il 3 marzo a Borgo Valbelluna e che il Comitato di sorveglianza socio-istituzionale, presieduto dal sindaco Stefano Cesa, avvierà con la Regione del Veneto i primi incontri tra sindacato e nuova azienda, alla presenza dell’amministrazione straordinaria, Donazzan ha così concluso: «Al Mise oggi festeggiamo con la promessa che la Regione del Veneto sarà sempre accanto a quello stabilimento e, in particolare, al progetto industriale che l’azienda italiana Lu-Ve, di due famiglie italiane e una bellunese, hanno deciso di continuare ad investire sulla produzione».
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