Per quanto riguarda il settore edile, in provincia di Belluno al 31 dicembre 2009 erano 2.705 le imprese attive, dieci anni dopo (31 dicembre 2019) le sedi attive sono scese a 2.273 unità: la contrazione complessiva per il periodo considerato è quindi stata di -432 sedi. A perdere imprese è stato soprattutto il comparto dei lavori di costruzione specializzati che comprende gli impiantisti (-253 imprese) ed il comparto relativo alla costruzione di edifici (-173).
Il numero di imprese è diminuito anche nel corso nel 2020 (-29 sedi), e solo nel 2021 si rileva un cambio di segno (+16 unità); risultato che beneficia in particolare del bilancio positivo del comparto dei lavori di costruzione specializzati (+21).
Stabili nell’ultimo biennio le imprese guidate in via prevalente o esclusiva da cittadini stranieri, che rimangono a quota 276 imprese, a rappresentare il 12,2% del settore.
Delle 276 imprese straniere, 242 sono ditte individuali: Svizzera, Albania, Macedonia e Germania sono le principali nazionalità di questi imprenditori.
Per quanto riguarda l’occupazione nel settore edile, dall’analisi dei fabbisogni si rileva che più della metà dei 1.755 contratti relativi al 2021 sono stati a tempo determinato (61%) ed il 28,8% a tempo indeterminato. L’apprendistato ha riguardato il 7,1% dei contratti attivati.
Manovali, muratori, carpentieri e falegnami sono state le figure più ricercate, a cui si è affiancata la richiesta, ed assunzione, di figure professionali qualificate come elettricisti ed idraulici. Dalle previsioni occupazionali del mese di marzo 2022 si stima che saranno 190 le entrate previste nel settore edile per il mese, di cui 150 riguarderanno operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici: figura professionale di difficile reperimento per il 77,4% dei casi, in particolare per mancanza di candidati (52,1%).
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1 commento
Francesco
Adesso dove hai a trovarli….?????