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mercoledì 18 Giugno 2025,

Si susseguono i messaggi di ricordo e di stima per Leonardo Del Vecchio

Dalla Chiesa di Belluno-Feltre alla Camera di commercio, dai sindacati alle categorie economiche, all’Ulss Dolomiti agli esponenti politici (nella foto Leonardo Del Vecchio (a sinistra) ad Agordo con Luigi Francavilla).

Si susseguono, da parte di tante realtà bellunesi, i messaggi di ricordo e di stima per Leonardo Del Vecchio, segno del rilievo che la sua figura e la sua opera hanno avuto in provincia. Eccone alcuni qui di seguito.

CHIESA DI BELLUNO-FELTRE – «La triste notizia della scomparsa del cav. Leonardo Del Vecchio raggiunge anche la nostra comunità diocesana». Così recita una nota pubblicata sul sito diocesano, che continua: «Il vescovo Renato, a nome di tutta la diocesi e, in particolare, delle parrocchie di Agordo e Sedico e dei rispettivi circondari, esprime il proprio cordoglio, che desidera far giungere ai familiari, alle maestranze e ai dirigenti di Luxottica.
In attesa delle esequie, in una comunità cristiana il cordoglio diventa anche suffragio e in questa preghiera non può mancare un sentimento di gratitudine per quello che Leonardo Del Vecchio è stato per le nostre vallate, nelle quali venne da migrante, avviando un’industria che con il passare del tempo ha raggiunto una caratura internazionale. Così per tanti decenni egli ha assicurato migliaia di posti di lavoro alla nostra provincia, che negli anni precedenti aveva conosciuto il dramma dell’emigrazione.
Vogliamo esprimere gratitudine anche per l’aiuto concreto con cui il cav. Del Vecchio e la sua Azienda hanno manifestato solidarietà alle iniziative delle comunità parrocchiali del territorio».

CAMERA DI COMMERCIO – Mario Pozza, presidente Unioncamere del Veneto e presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno ha fatto peresente che con la morte di Leonardo Del Vecchio «il mondo economico e imprenditoriale veneto – e non solo – perdono un faro. Leonardo Del Vecchio è stato e resta il simbolo di un uomo che ha forgiato la propria storia, la propria azienda, la propria fortuna con caparbietà, impegno, sacrificio, visione. Un grande esempio anche di umanità e spirito illuminato per tutti gli imprenditori e le imprenditrici e per le aziende del nostro territorio».

CONFARTIGIANATO BELLUNO – Per Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno, «Leonardo Del Vecchio è stato per il Bellunese un modello che ha saputo portare nella grande industria il sistema direi quasi “familiare” tipico dell’artigianato. Nomi per antonomasia dell’occhialeria mondiale, Luxottica e Del Vecchio hanno garantito al territorio lavoro e sviluppo. Del Vecchio è stato un artigiano che si è fatto strada, richiesto per la precisione e la qualità delle sue incisioni. Il suo esempio di tenacia deve costituire l’asticella con cui l’artigianato bellunese dovrà misurarsi per migliorare, senza accontentarsi, senza smettere di investire per affinare le proprie competenze, nella consapevolezza che l’abilità di artigiano può portare lontano. Ora il territorio dovrà essere bravo a valorizzare quelle competenze cresciute all’ombra della grande occhialeria per continuare a proporre un sistema di produzione che vede agire parallelamente industria e artigianato».

APPIA CNA – Anche l’Appia Cna di Belluno si è unita al cordoglio per la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, «maestro d’impresa, protagonista del Made in Italy nel mondo e per oltre sessant’anni cittadino agordino e bellunese d’elezione».
«Le imprese artigiane – sono le parole di Massimo Sposato, presidente dell’Appia – ricordano con affetto la sua elevata statura umana e imprenditoriale, capace di coniugare una visione aziendale e sociale di eccezionale respiro con lo sviluppo costante di un territorio, che lo ha corrisposto con le sue grandi risorse e la sua bellezza».

FEMCA CISL – L’assemblea dei delegati e dei candidati di Femca Cisl alla Rsu Luxottica di Agordo, Sedico e Cencenighe, insieme ai delegati Femca Cisl di Luxottica Pederobba, ha espresso «costernazione e dolore per la scomparsa del cav. Leonardo Del Vecchio. A Lui dobbiamo la straordinaria crescita della nostra Azienda, l’occupazione di migliaia di persone e un’attenzione costante al territorio e alla vita dei “suoi” collaboratori.
Nelle prossime ore, di intesa con le altre rappresentanze sindacali aziendali e territoriali troveremo il modo migliore per dare espressione ai sentimenti di commozione e sconforto di tutti i lavoratori di Luxottica».

ULSS DOLOMITI – «L’Ulss Dolomiti – ha scritto in una nota la Direzione generale – esprime con cordoglio le più vive condoglianze alla famiglia del cavalier Leonardo Del Vecchio per la grave perdita. Un pensiero di vicinanza anche a tutti i dipendenti del gruppo EssilorLuxottica della provincia di Belluno, importante parte del tessuto produttivo locale, per i quali il Cavaliere non è stato solo un datore di lavoro lungimirante, ma anche un vero padre di famiglia, che non ha mai dimenticato le sue origini e i suoi collaboratori, assicurando loro un welfare avanzato e il sostegno a diverse iniziative per la salute e il benessere non solo dei lavoratori Luxottica ma dell’intera cittadinanza.
L’esempio che il cavalier Del Vecchio ci ha dato sia da stimolo per tutti i giovani delle nostre montagne, per la determinazione nella realizzazione dei propri sogni, per la visione dinamica e aperta, per la generosità nel sostenere lo sviluppo del territorio e delle comunità locali a cui è sempre rimasto legato».

ON. ROGER DE MENECH E MONICA LOTTO – Il deputato Roger De Menech e la segretaria provinciale del Partito Democratico, Monica Lotto, hanno scritto: «Addio a una delle persone che hanno contribuito a far uscire il Bellunese, il Veneto e l’Italia dalla miseria. Leonardo De Vecchio ha rappresentato fino a incarnarlo il sogno del boom economico. Partito dall’orfanotrofio milanese dei Martinitt non si è arreso al destino avverso e ha lottato con tutte le sue forze e la sua intelligenza per farsi strada. Abilissimo nello sviluppo fino a dimensioni globali di Luxottica, da Agordo ha conquistato il mondo senza mai lasciare indietro nessuno. È stato Leonardo Del Vecchio a introdurre, tra i primi in Europa, il welfare aziendale negli anni Ottanta. Un modello che poi avrebbe fatto scuola e si sarebbe sviluppato e diffuso nei decenni successivi. L’intera comunità bellunese piange oggi un suo figlio adottivo stimato, rispettato e amatissimo».

ANFAO E MIDO – I vertici di Anfao e Mido «esprimono enorme cordoglio per la scomparsa del cav. Del Vecchio» e «si stringono alla famiglia per la perdita dell’uomo che con la sua dote visionaria, unita ad una straordinaria capacità imprenditoriale, ha segnato la storia dell’occhialeria portando l’eccellenza dell’industria italiana nel mondo.
Negli anni il cav. Del Vecchio ha contribuito alla crescita di Anfao, di cui è stato presidente per tre mandati (dal ’75 al ’77, dal ’79 all’81 e dal ’95 al ’97). È stato tra i primi a credere alle potenzialità dell’evento Mido, con la partecipazione fin dalla prima edizione dell’eyewear show nel 1970.
Del Vecchio rappresenta l’esempio dell’imprenditore moderno, che ha saputo coniugare una spiccata capacità di leadership all’attenzione per il personale aziendale, creando un “modello Luxottica” riconosciuto unanimemente come sistema virtuoso di welfare sociale partecipato».
«on la scomparsa del cav. Del Vecchio il mondo dell’occhialeria perde l’uomo che per primo ha intuito le potenzialità di un oggetto che, da protesi medicale, si è trasformato in accessorio di moda irrinunciabile: una rivoluzione copernicana del settore – ha commentato il presidente di Anfao/Mido, Giovanni Vitaloni, a nome di tutto il CdA. È stato un visionario, il primo in Italia nel mondo imprenditoriale a riconoscere nel mercato americano un grande sbocco commerciale, cogliendo opportunità di espansione prima direttamente attraverso la sua azienda, poi con importanti acquisizioni. E proprio le acquisizioni e le fusioni hanno costituito la cifra di un modus operandi che ha teso ad ampliare il campo d’azione dell’azienda dalla produzione alla distribuzione, su scala globale.
È stato pioniere in Italia su temi del welfare aziendale, che ha saputo innovare aprendo la strada a un sistema di relazioni industriali partecipate, attente ai bisogni dei propri dipendenti.
L’ intraprendenza e l’abilità nell’anticipare i tempi sono stati una costante della sua carriera, un’attitudine che non è mancata neanche negli ultimi anni, quando l’azienda ha aperto alle nuove tecnologie lanciando gli smart glasses, in collaborazione con Meta.
Il nostro paese ha perso una guida, un imprenditore e un uomo straordinario: come tutti i precursori il suo modello resterà ineguagliato per coerenza, solidità e spessore».

CONFINDUSTRIA BELLUNO – «Siamo rimasti tutti orfani. Il Bellunese, il Veneto, l’Italia oggi perdono il numero uno; un uomo, un imprenditore, un visionario che ha fatto sempre la differenza in ogni ambito. Senza di lui, la storia di questo territorio sarebbe stata un’altra. Personalmente sono commossa e costernata. Spero che il suo esempio possa rimanere il motore di questa nostra comunità». Queste le parole di Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «L’epopea umana e imprenditoriale di Del Vecchio è stata quella di un’intera provincia che ha saputo superare gli ostacoli morfologici e geografici creandosi una propria identità, di diventare un’eccellenza manifatturiera a livello mondiale. Gli saremo per sempre debitori al di là di ogni retorica. Leonardo Del Vecchio è stato precursore di concetti moderni come “innovazione”, “responsabilità sociale”, “resilienza”, un antesignano dell’eccellenza made in Italy”. L’ultimo gesto di amore nei confronti del Bellunese è stata la partecipazione al salvataggio della Ceramica Dolomite, altro passaggio fondamentale per il nostro manifatturiero».
«Per gli imprenditori bellunesi – prosegue Berton – è stato un faro, per i lavoratori una certezza. Mi piace sottolineare il suo impegno a favore dell’occupazione femminile, dei tempi di conciliazione lavoro e famiglia, del profondo rispetto nei confronti della maternità».
«A nome mio, del Consiglio di Presidenza e dell’intera Associazione – conclude Berton – esprimo il nostro più profondo cordoglio. Ci stringiamo ai famigliari e ai suoi collaboratori. Guardiamo ad Agordo dove tutto è iniziato con commozione ma anche orgoglio, orgoglio per averlo potuto avere come punto di riferimento. Ci mancherà moltissimo, non eravamo pronti a una perdita così grande. Come imprenditori bellunesi faremo di tutto per onorarlo non con le parole ma con i fatti, con quel silenzio laborioso che è stato il suo tratto nei decenni. A noi il compito di preservare il suo lavoro».

RETE IMPRESE DOLOMITI E CENTRO CONSORZI – «Una grave perdita per tutta l’imprenditoria bellunese – sottolinea la presidente di Rete Imprese, Casartigiani Belluno, Michela Barattin – ma anche una perdita umana e per questo ci sentiamo di esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici, alle aziende e imprese da lui fondate, a partire da Luxottica, e a quanti erano vicini all’uomo Leonardo, da parte di tutta la nostra associazione».
Anche il Presidente di Centro Consorzi Antonio Manzotti esprime il suo dispiacere, specie per la capacità di imprenditore che Leonardo del Vecchio aveva saputo catalizzare, rendendo percettivi i sogni di emulazione di molti imprenditori che Leonardo, magari senza conoscerlo, rappresentava, come spinta visionaria verso il futuro e, se vogliamo, anche come garanzia di questo territorio.
Per il direttore di Centro Consorzi, Michele Talo, «questa provincia è più povera perché viene a mancare forse la figura più rappresentativa, quella che sapeva coniugare lo spirito dell’uomo che crea e sa superare le difficoltà, mettendo in campo le sue conoscenze e la sua resilienza, spirito che accomuna la gente di montagna a quella dell’imprenditore. La provincia di Belluno e tutto il territorio, sarà da oggi, tenendo conto anche della sua recente biografia, impegnata a trarre stimolo e conoscenza dal suo esempio, facendo tesoro del suo attaccamento verso queste vallate, verso le imprese e le persone che vi operano, per costruire benessere e socialità, a vantaggio certo del mondo produttivo, ma anche dell’ambiente e della convivenza sociale. Ci mancherà Leonardo, ma non ci mancherà il suo prezioso esempio a cui rifarci, per pensare assieme a un domani migliore».

1 commento

  • Come Presidente Territoriale ANMIL di Belluno, esprimo il mio più vivo cordoglio per la scomparsa di questo nostro stimato imprenditore che ha saputo coniugare la crescita economica nel rispetto di tutti i suoi dipendenti e nella salvaguardia della sicurezza sui posti di lavoro. A tutti i suoi familiari porgo le mie più sentite condoglianze. Aldo Tollot

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