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lunedì 16 Giugno 2025,

Lamon, inaugurata la mostra «Vi racconto Oltra»

Raccontate, attraverso la pittura di Anna Pluda, storie e volti degli anni ‘60 della piccola frazione dell’altopiano.

È stata inaugurata sabato 6 agosto a Lamon, nella chiesa di San Daniele, la mostra di acquerelli «Vi racconto Oltra» di Anna Pluda. Davanti a un pubblico numeroso la pittrice, di origini milanesi ma con radici lamonesi, ha raccontato come si è sviluppato il percorso volto a raccontare, attraverso la pittura, storie e volti degli anni ‘60 della piccola frazione dell’altopiano partendo dalle riprese su pellicola 8 mm realizzate dal padre in quegli anni.

«Quando ho iniziato a lavorare su queste immagini è iniziato anche un viaggio all’indietro nel tempo ed è stato come ritrovarsi lì, di nuovo negli anni Sessanta, di nuovo bambina, a rivivere sensazioni e ricordi secondo l’immaginario, la percezione del mondo, che si ha da piccoli. Una realtà, quella di Oltra, vissuta solo in estate e per pochi giorni a novembre quando la mamma tornava al paesello per celebrare chi non c’era più. In quella casa così solitaria, così diversa da quella di Milano, con il bagno all’esterno, abitato per giunta da terribili ragni dalle zampe sottili e lunghissime, pronti ad assalire chiunque vi entrasse…», ha raccontato Anna Pluda che poi ha continuato: «Tra i tanti volti rimasti nella memoria di tutti e tra le tante persone, alcune vecchine in particolare, ricordavano personaggi quasi fiabeschi. Qualcuna indossava ampie e voluminose sottane, lunghe fino ai piedi, che al ritmo della camminata ondeggiavano e svolazzavano, come sospinte da un vento improvviso e minaccioso… Sui capi ormai imbiancati dall’età fazzoletti neri o scuri e, per sostenere il passo, un bastone; ma un bastone ritorto suscitava quella sensazione di inquietudine e di mistero, che si ha per qualcosa al di fuori dell’ordinario».
E poi le case: «Alle case di Oltra di quegli anni, va dedicato un capitolo a parte; dicono così tanto, di tutto. Di una vita di fatiche, di povertà, di poco e niente, di capacità di arrangiarsi, di semplicità, di condivisione; vicine le une alle altre tanto da sembrare un’unica abitazione senza confini, senza niente che ne delimitasse visibilmente la proprietà, ad eccezione della porta di entrata di ciascuna».

Durante la presentazione ad Anna Pluda è stata consegnata una targa dall’Associazione Turismo Lamon quale ringraziamento per l’importante contributo storico-culturale volto a ricordare momenti di vita della frazione. Un altro riconoscimento è stato consegnato anche a George Buchel, residente all’estero ma con radici lamonesi (la mamma era di Oltra) che ogni anno regala all’altopiano un week end di eventi culturali di grande spessore e il cui ricavato ad offerta libera viene devoluto in beneficienza.

La mostra di Anna Pluda è visitabile fino al 20 agosto: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Feriali martedì e giovedì dalle 10 alle 12.

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