Dieci anni: un traguardo importante, da festeggiare. Così, alla Confraternita del Formaggio Piave Dop hanno deciso di organizzare un evento e di ambientarlo alla Casa degli Alpini di Nate di Borgo Valbelluna. Per la verità, la ricorrenza cadeva due anni fa, ma le vicende legate alla pandemia ne hanno disposto il posticipo. «In tutti i casi – commenta il presidente Fabio Bona – ci è parso importante ricordare da dove siamo partiti, quanta strada abbiamo fatto e, naturalmente, quella che vogliamo continuare a fare».
E negli oltre due lustri di attività la Confraternita, che come impegno statutario, ha quello di «…promuovere la conoscenza del formaggio Piave, delle lavorazioni che ne costituiscono la parte integrante, del valore nutritivo e delle proprietà che lo caratterizzano», è cresciuta molto, sia in numero sia, e soprattutto, in attività. Basterà ricordare che proprio su suo impulso è diventato operativo il «Registro regionale delle associazioni enogastronomiche riconosciute,» uno strumento destinato a disciplinare questo settore.

Per celebrare la ricorrenza, a Nate sono salite diverse Confraternite venete legate da stretti rapporti con quella bellunese. C’erano la Congrega dei Radici e Fasioi, lo Snodar (Sovrano e nobilissimo Ordine dell’Amarone e del Recioto), l’Imperial Castellania di Suavia, il Circolo enologico Leoniceno dei Colli Berici, la Confraternita della Sopressa Bassano, la Confraternita della Pasta Fresca, la Confraternita dei Bigoi al torcio, la Confraternita del Raboso Piave. A rimarcare che la Confraternita è una realtà ben inserita nel tessuto sociale, a Nate c’erano il sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa; i vertici di Lattebusche, Modesto De Cet e Antonio Bortoli; il presidente del Consorzio Piave, De Bortoli; quello di Confagricoltura, Donazzolo e il professor Giulio Tremonti, accolto nella Confraternita come socio onorario.
Dopo due anni di stop, l’appuntamento di Nate è stato anche l’occasione per ufficializzare l’entrata dei nuovi soci. Accompagnati dai rispettivi padrini che ne hanno presentato il curriculum, i neo soci sono stati accolti con la formula letta dal presidente Bona. «Il cibo è cultura e questo profondo legame va riconosciuto e fatto conoscere in ambiti sempre più larghi. Con la domanda di adesione alla Confraternita del Formaggio Piave Dop dichiari di assumere – sotto l’alto patrocinio di san Lucio – l’impegno di promuovere la conoscenza del formaggio Piave e delle relative lavorazioni; del suo valore nutritivo e delle sue proprietà. Benvenuto tra noi».
I nuovi confratelli sono Mario Buzzatti (padrino Pierluigi Bassanello), Pietro Conedera (Andrea Franco), Marcello Coppe (Angelo Zullian), Federica Da Forno (Maurizio Sebben), Stefano De Bona (Andrea Franco), Franco De Poli (Pierluigi Bassanello), Marco Gandelli (Maurizio Sebben), Luciano Reolon (Rosè Mortagna), Adriano Sperandio (Fabio Barp). Giulio Tremonti è stato presentato da don Fabio Fiori, figlio di uno dei soci fondatori della Confraternita, Bendetto Fiori. Don Fiori, unitamente a padre Lucio Pante, ha anche celebrato la Messa che ha sugellato la parte ufficiale della manifestazione.
In chiusura, alle Confraternite ospiti e alle autorità, il presidente Bona ha consegnato il piatto della Confraternita; una realizzazione appositamente prodotta per essere il biglietto da visita della Confraternita stessa.
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