In occasione della Festa della Repubblica è stata illuminata con i tre colori della bandiera italiana una delle località più significative dell’archeologia industriale bellunese, ovvero lo stabilimento dell’ex Calce Sois, a Vignole, tra Sedico e Belluno. «Si tratta di un’iniziativa volta a mantenere viva la memoria collettiva della gente del posto legata a quello che negli anni ‘40 fu il primo stabilimento del Veneto per la produzione industriale della calce e che arrivò a occupare fino a 200 operai», spiega l’architetto Franco Frison. «L’iniziativa intende rappresentare, in questi anni di grandi cambiamenti, un semplice omaggio al patrimonio condiviso di valori che la Festa della Repubblica porta a sintesi. Anche con iniziative molto semplici i vecchi luoghi della memoria possono essere rigenerati e contribuire a mantenere viva l’identità».
Lo stabilimento versa in stato di abbandono dagli anni della sua dismissione, che risale agli anni Settanta. Da qualche tempo, però, un gruppo di architetti ha avviato un programma di valorizzazione, la cui prima tappa era stata la realizzazione del cortometraggio Società Calce Sois curato dall’associazione culturale Belluno Ciak sotto la regia di Franco Fontana.
La Calce Sois era stata l’unico stabilimento nel Veneto a produrre calce su scala industriale con attrezzature d’avanguardia. La materia prima veniva fornita da una cava a cielo aperto. Il minerale estratto arrivava dalla cava all’impianto di frantumazione e qui, grazie a una teleferica lunga due chilometri, raggiungeva i forni di cottura. La calce idraulica si otteneva con la cottura ad alta temperatura di una marna che poi veniva macinata con l’aggiunta di altri materiali.
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