L’Ulss sta investendo i soldi del Pnrr nella sanità territoriale, quella più vicina alla gente. Oggi, mercoledì 31 maggio, il commissario dell’Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben ha incontrato i giornalisti a Belluno per fare il punto sui cantieri legati ai fondi ottenuti dall’azienda con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: si tratta di ben 16 milioni di euro, destinati sostanzialmente alle Case della Comunità, agli Ospedali di Comunità e alle Centrali Operative Territoriali. Nell’occasione è stata data notizia dell’avvenuta consegna dei lavori, l’altro ieri, per la Casa di Comunità di Belluno, dove troverà posto anche il nuovo Centro prelievi, nell’area di San Gervasio.
Ma andiamo con ordine. Per quanto riguarda le Case della Comunità saranno spesi 5 milioni e mezzo per Belluno, 2 milioni e mezzo per Agordo, 1,75 milioni per Pieve di Cadore e 4 milioni per Feltre. Per gli Ospedali di Comunità saranno spesi 50.000 euro per Agordo, 450.000 per Auronzo e un milione e mezzo per Feltre. La Centrale Operativa Territoriale di Belluno vedrà un investimento di 331.000 euro, quella di Feltre di 20.000 euro. Le opere finanziate con il Pnrr, è stato ricordato, dovranno essere ultimate entro il 30 giugno 2026. Tutti i progetti in mano all’Ulss 1 Dolomiti stanno anticipando le scadenze ultime stabilite dal Piano e per questo il commissario ha fatto i complimenti alla struttura tecnico-amministrativa che segue le pratiche: al suo fianco l’ingegnere Stefano Lazzari ha spiegato alcuni dettagli degli interventi, sottolineando che le opere andranno soprattutto a valorizzare il patrimonio edilizio già esistente.

Nel dettaglio, per la Casa di Comunità di Belluno si tratta di ristrutturare una parte dell’ex Convento di San Gervasio e l’ex lavanderia, un’area che complessivamente misura 2000 metri quadri, con miglioramento sismico del fabbricato. La Casa di Comunità sarà dunque all’interno dell’area dell’ospedale di Belluno. Un nuovo volume qui sarà necessario per sostituire l’attuale edificio, costruito negli anni Settanta, dove troverà spazio al piano terra il nuovo Centro prelievi (con una situazione «più idonea» all’accoglienza degli utenti, ha sottolineato Dal Ben; non è ancora stato deciso quale destinazione avranno gli spazi attualmente utilizzati dal servizio). L’intervento comporta anche il miglioramento sismico dell’edificio esistente. Al piano terra saranno realizzati – oltre a una zona dedicata all’ingresso e destinata anche al punto unico di accesso e agli spogliatoi del personale – due aree funzionali principali tra loro indipendenti, il centro prelievi (con area d’attesa) e l’area dell’assistenza domiciliare integrata e dell’Unità di Continuità Assistenziale. Al primo piano troveranno posto 3 zone funzionali distinte: una dedicata ai servizi cronici, una ai servizi territoriali per l’area materno infantile e una per le assistenti sociali e per altri servizi territoriali.
La Casa di Comunità di Feltre è individuata all’interno dell’ex casa di cura Bellati. Il progetto prevede il rinforzo strutturale del piano terra e del primo piano, l’adeguamento dell’impianto antincendio del primo piano, i lavori di ristrutturazione edile e dell’impiantistica al primo piano. La nuova casa di comunità di Feltre si svilupperà per aree funzionali, avrà un’area criticità, un punto unico di accesso a tutti i servizi territoriali, l’area direzionale, l’area sanitaria consultoriale e di salute pubblica. L’area criticità ospiterà nove ambulatori (specialistici, infermieristici, per infermieri di famiglia) e una centrale di telemedicina; il Punto Unico di Accesso prevede l’ufficio anagrafe e lo sportello amministrativo per telemedicina e l’ufficio ausili e presidi, insieme a un locale d’attesa; nell’aria direzionale sono previsti dodici uffici, mentre l’area consultoriale e di salute pubblica avrà quattro ambulatori.
La Casa di Comunità di Agordo è prevista all’interno dell’ala Ovest del corpo C del complesso ospedaliero. Si tratta quindi di riqualificare il primo piano dove sorgerà la Casa di Comunità ed è previsto anche il miglioramento sismico dell’ala, con interventi puntuali a tutti i piani. Si tratta di un intervento che va a ristrutturare una superficie totale di circa 507 metri quadrati, con cinque ambulatori specialistici in cui saranno erogati i servizi diagnostici per il monitoraggio della cronicità, un punto unico di accesso e un punto unico di accesso integrato, un locale dedicato all’assistenza domiciliare integrata, locali per attività dedicate al sociale, un locale polivalente, spazi dedicati all’attività di segreteria e archivio, un locale per il coordinatore, un ufficio per attività di segreteria e un ufficio direzionale.
E veniamo alla Casa di Comunità di Pieve di Cadore, per la quale sono previste opere di ristrutturazione edilizia tramite la riattivazione dell’ex Poliambulatorio di Tai in via degli Alpini 35. Ci sarà la riorganizzazione funzionale, è previsto il miglioramento sismico della struttura, sarà realizzato un nuovo layout dei locali con nuove finiture, si prevede una riorganizzazione distributiva degli spazi e delle funzioni. Al piano terra è programmata la collocazione degli ambulatori di continuità assistenziale e il servizio Adi. Al primo piano i servizi diagnostici, l’ambulatorio cure primarie, l’Uvdm, il locale per l’infermiere di famiglia, le aree di attesa e di servizio. Al piano secondo si troveranno i locali per il consultorio, per l’assistente sociale, per le vaccinazioni, per il medico di igiene pubblica, per il coordinatore e le aree di attesa e di servizio.
Il Pnrr consentirà importanti interventi a favore degli Ospedali di Comunità. A Feltre l’intervento prevede la ristrutturazione di una porzione del secondo piano del Padiglione Guarnieri. Le opere riguarderanno in particolar modo una revisione degli spazi interni con modifiche alla planimetria del piano, rifacimento degli impianti tecnologici e igienico-sanitari e adeguamento dell’impianto antincendio: si tratta di un’area di 700 metri quadri che sarà organizzata a partire da un unico corridoio centrale, potrà accogliere 15 posti letto organizzati in sette stanze di degenza doppie e una stanza singola, tutte con bagno accessibile. L’ospedale di comunità di Auronzo di Cadore prevede l’adeguamento di una porzione del centro sanitario polifunzionale di via Ospitale 16. Le opere di adeguamento normativo riguarderanno in particolar modo gli impianti tecnologici e igienico-sanitari, sarà ricavato un nuovo posto letto di degenza da aggiungersi ai 20 preesistenti, è previsto l’ammodernamento della parte alberghiera, con la creazione di servizi igienici a disposizione di ciascuna stanza di degenza per maggiore comfort delle persone assistite, spesso anziane. Inoltre saranno adeguati gli impianti tecnologici e rinnovati pavimentazioni e serramenti. Ad Agordo l’intervento prevede la sostituzione degli infissi all’ospedale di comunità esistente, che ha 17 posti letto.
Sempre con i fondi del Pnrr per Belluno sarà acquistata una risonanza magnetica, il costo dell’apparecchiatura è di quasi un milione di euro a cui vanno aggiunti altri 850 mila euro di fondi aziendali per i lavori; ancora, Belluno avrà una gamma camera con Tac, l’apparecchiatura costa 675 mila euro coperti dal Pnrr, più i lavori per 180.000 a carico dell’Ulss. Per la Radiologia di Belluno sono previsti lavori per 650.000 euro e apparecchiature con fondi Pnrr per quasi 809 mila euro. La Radiologia di Pieve di Cadore avrà un’apparecchiatura nuova del costo di 248 mila euro, a cui andranno aggiunti 195.000 per lavori coperti da fondi aziendali.
L’incontro ha consentito una panoramica sui lavori importanti che sono in corso (o programmati) negli ospedali bellunesi. All’ospedale di Belluno è attivo il cantiere per l’antisismica, costa 45 milioni di euro, l’ultimazione è prevista per il dicembre 2026; sempre all’ospedale di Belluno è in corso di realizzazione la Sala ibrida, vicino all’area di atterraggio dell’eliambulanza, costerà 3,25 milioni di euro; è in corso, inoltre, la riqualificazione delle cabine di trasformazione, 6,4 milioni di euro l’importo. È in corso la ristrutturazione dell’ospedale di Lamon per 5 milioni di euro, i lavori dovrebbero essere ultimati per settembre 2023, l’opera è co-finanziata con i Fondi dei comuni di confine, si aggiungeranno altri lavori per 1,9 milioni di euro per la riqualificazione del parcheggio. Al pronto soccorso di Agordo sono stati realizzati investimenti per 3 milioni di euro, è in fase di finitura la Camera calda del Pronto soccorso. Antincendio: in corso ad Agordo per 770 mila euro, 630 mila euro per Auronzo, 950 mila euro per Pieve di Cadore. L’antisismica di Feltre è in corso di progettazione, non sono ancora iniziati i lavori ma si parla di un intervento da 32 milioni di euro e sempre a Feltre e verrà realizzata (è in fase di progetto) la piastra endoscopica da due milioni di euro. Il dottor Dal Ben ha chiarito che è in programma anche la realizzazione dell’antisismica a Pieve di Cadore, la criticità è già stata segnalata a alla Regione: non ha bisogno di interventi l’area del Pronto Soccorso, ma il resto dell’ospedale andrà adeguato. Sempre riguardo a Pieve di Cadore, Dal Ben ha assicurato che l’elicottero non si tocca, anzi: come l’anno scorso, nella prossima estate i mezzi a disposizione saranno due.
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