Inizia l’estate e il Cadore si prepara a far conoscere tutte le sue offerte turistiche. Fra quelle più prestigiose ci sono i percorsi ferrati e i sentieri attrezzati presi di mira da escursionisti che arrivano da tutta Europa per camminare ed arrampicare sulle Dolomiti.
L’anno scorso l’Unione Montana di Centro Cadore, grazie anche a un intervento straordinario del Fondo Comuni di Confine, è riuscita a investire 81.000 euro nella messa in sicurezza di uno dei tratti più affascinanti dell’Alta Via numero 5: la Strada Sanmarchi. Si tratta della prima Alta Via tracciata, descritta e promossa sulle Dolomiti, parte da Sesto Pusteria e arriva a Pieve di Cadore e proprio per questo ha preso il nome di Tiziano.
I lavori sono stati eseguiti dalle Guide Alpine Tre Cime. E i risultati si potranno constatare nel corso di questa estate.
Nello specifico gli interventi sul campo hanno interessato il tratto di sentiero che va dal rifugio Chiggiato a Forcella Jau de la Tana con la sostituzione delle corde metalliche e la messa in opera di tutta una serie di scalini al posto delle vecchie scale. Altro tratto dove si è provveduto alla messa in sicurezza è quello che sale la Val Baion fino a Jau de la Tana. Le Guide Alpine hanno poi provveduto a sostituire corde e scalini nel tratto compreso tra il rifugio/bivacco Tiziano e la Val di San Vito. Altro intervento particolarmente delicato di messa in sicurezza con ripristino dei segnavia ha interessato il sentiero che dal rifugio Galassi supera Forcella del Ghiacciao sotto l’Antelao.
«Nel loro insieme», ha ribadito il presidente dell’Unione Montana Pier Luigi Svaluto, «gli interventi hanno messo in sicurezza l’intera via con il ripristino dei segnavia, la sostituzione di tutte le tratte ferrate più vecchie e meno sicure e di parecchi chiodi e scalini. In alcuni casi», spiega Alex Pivirotto che ha coordinato i lavori eseguiti dalle Guide Alpine, «il posizionamento delle corde metalliche è stato deviato di qualche metro dal suo percorso originario allo scopo di ripararlo da scariche di sassi o dal ripetersi di eventi franosi. Un lavoro eccezionale che fa fare un autentico salto di qualità a questo famoso sentiero attrezzato. E questo sarà sicuramente apprezzato dagli escursionisti che quest’anno percorreranno l’Alta Via».
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