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martedì 17 Giugno 2025,

Maltempo, non ci sono state conseguenze gravi

Nel Veneto, le zone più colpite sono state quelle del Bellunese e del Feltrino. Nella foto il Piave grosso a Segusino, stamattina.

Il maltempo forte di ieri sera e della prima parte della notte, tra lunedì 30 e oggi martedì 31 ottobre, non ha provocato per fortuna conseguenze gravi nelle Dolomiti Bellunesi. Fenomeni sono ancora in corso, piove quasi dappertutto, un rovescio violento ha interessato la Valbelluna prima delle 8. L’andamento della perturbazione continua ad essere da sud-ovest a nord-est, accompagnata da raffiche di vento scirocco. L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha diffuso due bollettini, ricapitolando la situazione.

FRANE, SMOTTAMENTI, ALLAGAMENTI

Nel Veneto, le zone più colpite sono state quelle del Bellunese e del Feltrino. Di maggiore rilievo è stata una frana a Cibiana di Cadore: i Vigili del fuoco hanno rimosso lo smottamento scivolato sulla strada, che bloccava l’entrata all’abitato. È stato attivato il monitoraggio della frana di Cancia a Borca di Cadore e di quella del Fadalto, per la quale è stata chiusa preventivamente la S.S. 51 di Alemagna. Vengono segnalati puntuali interventi dei Vigili del fuoco per danni d’acqua nelle province di Belluno, Verona, Vicenza, Venezia, Treviso e Rovigo. In provincia di Belluno non sono stati segnalati particolari problemi dovuti al vento, che invece ha causato danni nelle province di Venezia, Treviso, Verona e Vicenza. Secondo la Protezione civile del Veneto, la Provincia meno interessata dagli eventi è stata Padova, mentre la più colpita appare essere quella di Belluno. In totale dalle 11.30 di ieri alle 6 di stamattina sono stati eseguiti 103 interventi dei Vigili del fuoco di Protezione Civile nel Veneto. Nel Veneto sono state attivate 90 organizzazioni di volontariato per un totale di circa 110 squadre. È stata attivata, inoltre, l’Associazione Antelao per il monitoraggio della frana di Perarolo. I Vigili del fuoco in provincia di Belluno con il supporto dei volontari hanno effettuato 30 interventi per alberi abbattuti, smottamenti e danni d’acqua, sono intervenuti anche per la chiusura della Feltrina al km 45.800 in località Carpen e della SP251 in località Soffranco.

PIOGGIA CADUTA

La Protezione civile del Veneto riferisce che all’inizio del periodo di maltempo e fino alle 5 di stamattina le precipitazioni sono state estese, con quantitativi consistenti tra Prealpi e pedemontana e sulle Dolomiti meridionali. Dopo la mezzanotte fenomeni in diradamento e successivo esaurimento a partire da ovest. I quantitativi più significativi hanno interessato le Prealpi bellunesi e le Dolomiti: Valpore 116 mm, Col Indes 144 mm, Col di Prà 132 mm, Sappada (UD) 149 mm.

FIUMI

I livelli nelle sezioni montane e pedemontane dei corsi d’acqua minori hanno raggiunto il colmo nelle stazioni più a monte mentre l’aumento dei deflussi sta avvenendo nelle sezioni più a valle. Il Piave a Segusino sta registrando in questi momenti il colmo con portate prossime alla seconda soglia di allerta. Data la prevista cessazione di fenomeni di precipitazioni diffuse, i colmi transiteranno dalle sezioni di monte a quelle di valle con le tempistiche tipiche di ciascun corso d’acqua. La ripresa dei fenomeni potrebbe causare locali e temporanei nuovi incrementi specie nei corsi d’acqua minori, mentre nei fiumi principali le precipitazioni previste potrebbero rallentare le tempistiche di riduzione dei livelli.

LE PREVISIONI

Tendenza dalle ore 9 alle ore 13 di martedì 31 ottobre: probabili residue precipitazioni locali o sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, più persistenti e consistenti sulla pianura settentrionale e nord-orientale. Fenomeni in diradamento a partire da ovest. Limite della neve in ulteriore abbassamento fino a circa 2000 m o anche un po’ più in basso sulle Dolomiti. Venti in rotazione fino a disporsi da nord-ovest su zone montane e pedemontane (tesi, a tratti forti, con possibili raffiche di Foehn) e da ovest in pianura (moderati, temporaneamente tesi). Evoluzione per il pomeriggio di martedì 31 ottobre: precipitazioni in prevalenza assenti, salvo possibili residui fenomeni nel primo pomeriggio sulle zone orientali.

1 commento

  • L’allerta meteo emesso dai competenti uffici della Regione Veneto per tutto il 31 ottobre (tanto da diramare l’invito ai sindaci di valutare la possibilità di chiudere le scuole) si è dimostrato inutile. Chissà come sarà contento il Governatore che sempre se l’è presa con i bollettini meteo errati…

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