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Martedì 4 ottobre 2016

Sàfilo, piano di trasformazione dello stabilimento di Longarone

Il progetto di trasformazione di Safilo – spiega una nota diffusa dall’azienda – è parte della strategia 2020 e prevede la progressiva inversione delle percentuali di occhiali e componenti prodotte all’interno degli stabilimenti Safilo, tra cui Longarone gioca un ruolo chiave, oltre a Santa Maria di Sala e Martignacco, e Lenti/Bergamo, con l’obiettivo di riportare la produzione dal 30% dello scorso anno al 70% entro il 2020, a fronte di un investimento che arriverà a circa 60 milioni di euro complessivamente, modernizzando gli impianti al fine di portare a un livello ancora superiore la propria capacità di servire il mercato, migliorando il lead time di produzione, la qualità del prodotto, l’inventario e la gestione dei costi. Attualmente a Longarone sono occupati oltre 1.300 lavoratori e lo stabilimento, principalmente dedicato alle lavorazioni del metallo, è il più grande dei quattro italiani tra Veneto, Friuli e Lombardia. Propedeutico alla definizione del piano di trasformazione di Longarone è stato l’accordo integrativo di welfare che, siglato a febbraio 2016, riconosce a tutti i lavoratori Safilo il contributo al successo delle strategie e ai risultati aziendali, marcando un fattore chiave per il raggiungimento degli obiettivi 2020 e rendendo praticabile un percorso di modernizzazione particolarmente significativo per una azienda storica come Safilo e per tutta l’industria. «Safilo sta lavorando per il rilancio su scala mondiale e l’obiettivo che si è data è ambizioso ma realizzabile con grandi sforzi. Da parte sindacale, accettiamo la sfida, consapevoli che richiederà un grande impegno da parte di tutti, sia dell’impresa che dei lavoratori. Chiediamo che vengano fatti gli investimenti necessari. Il processo di internalizzazione delle produzioni noi lo chiediamo da tempo: sulla saldatura a esempio ci siamo sempre opposti con determinazione al completo spostamento da Longarone e oggi la ripresa occupazionale parte proprio da quello che anche su richiesta sindacale era stato mantenuto». Commenta così Nicola Brancher, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso, il piano completo di trasformazione dello stabilimento di Longarone che il Gruppo Safilo ha presentato ieri in un incontro con le rappresentanze dei lavoratori e delle Rappresentanze sindacali unitarie. «L’azienda merita il rilancio e il successo – dichiara Brancher –, ma ricordiamo che proprio per il fatto che si afferma che sono le persone, il capitale umano, a fare la differenza, chiediamo un preciso supporto e coinvolgimento in questo delicato momento di passaggio. Personalmente ho avuto l’impressione che l’azienda, a cominciare dall’amministratore, creda molto in questo progetto, che è un bene per tutte le persone di Safilo che in questi anni hanno dato tantissimo all’azienda in termini di impegno e dedizione ai processi in corso».

Sport, creatività e disabilità si incontrano al Csv

Si sono conclusi i 10 intensi giorni a Belluno dello scambio europeo incentrato sul connubio tra sport, creatività e disabilità promosso dal Comitato d’intesa/Csv (Centro di servizi per il volontariato) di Belluno. «Sport&Art Ability»«, questo era il nome dell’iniziativa finanziata dall’Agenzia nazionale giovani con il programma Erasmus+: coinvolti 32 giovani provenienti da Croazia, Italia, Romania e Polonia, ospitati dal 23 settembre al 1 ottobre presso le strutture della Casa per ferie al Centro congressi «Giovanni XXIII». Tra questi da sottolineare la partecipazione di alcuni ragazzi con disabilità motoria e sensoriale, tra cui persone in carrozzina, sordi e sordomuti. Ci sono stati quindi anche momenti pensati per superare le barriere come il linguaggio dei segni. Soddisfazione da parte degli organizzatori, in primis i responsabili ovvero Laura De Riz del Centro studi del Csv e il formatore Stefano Dal Farra, così come tutto lo staff del Csv che ha lavorato nell’ideare, preparare e organizzare tutte le attività. «Centrato l’obiettivo del superamento delle diversità linguistiche, culturali e sociali – spiegano i promotori del Csv – un ringraziamento va ai nostri partner operativi. Per la parte sportiva fondamentale la collaborazione della squadra di basket della Cooperativa sociale Portaperta e del Valbelluna basket, in particolare Francesca Gaio, che hanno fatto giocare tutti con la formula delle partite unificate tra disabili e normodotati. Poi le preziose testimonianze del Comitato provinciale Special olympics con Gabriella Bondavalli e soprattutto di Assi Onlus con i campioni dello sport in disabilità, l’olimpionico medaglia d’oro nel tiro con l’arco Oscar De Pellegrin e il capitano delle nazionale rugby in carrozzina Davide Giozet. La loro storia e il loro esempio di vita ha entusiasmato tutti. Grazie poi al laboratorio «Inquadrati» del Csv e al regista Roberto Bristot che ha proposto un corso creativo di animazione e modellismo stop motion». «Grazie poi all’associazione "Vajont, il futuro della memoria" organizzatrice della pedonata "I percorsi della memoria" a Longarone sui luoghi del Vajont. Abbiamo partecipato al percorso da 10 chilometri, accessibile anche con le carrozzine, facendo così conoscere ai ragazzi il nostro territorio e la toccante vicenda del disastro. Grazie infine ai vari enti che ci hanno concesso collaborazione e patrocinio ovvero l’istituto Catullo, la Provincia di Belluno, il Comune di Longarone, l’Ulss 1, il Coni provinciale e il Comune di Belluno che ci ha permesso inoltre la realizzazione di un colorato flash mob in piazza dei Martiri che ha anche coinvolto la cittadinanza». «Questo scambio – racconta Lorenzo Pradel, uno dei partecipanti – mi ha aiutato ad acquisire maggiore fiducia in me stesso e responsabilità. Sono stati dei giorni molto stimolanti perché anche noi disabili abbiamo il diritto di divertirci. Il progettoha fatto conoscere a molti il mondo della disabilità con le sue esigenze ma mi ha anche dato nuovi strumenti per esprimermi come quello della creatività attraverso il disegno». «La nostra associazione – ha sottolineato Giorgio Zampieri, presidente del Csv e Comitato d’Intesa, nel corso dell’evento finale in cui sono state coinvolte anche alcune classi dell’istituto Catullo – si sta aprendo sempre più a una visione internazionale. Questo è il secondo scambio europeo che organizziamo e il terzo che ospitiamo: abbiamo fatto diventare Belluno e la nostra provincia un polo per la mobilità giovanile europea creando stimoli sui temi che ci stanno molto a cuore come il volontariato, la cittadinanza attiva e, in questo caso, l’integrazione».

Nuova stazione di monitoraggio sismico a Belluno

L’Agenzia regionale Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto), con il supporto tecnico–scientifico del Dipartimento di matematica e geoscienze dell’università di Trieste ha installato nella propria sede di Belluno una nuova stazione sismologica «Strong motion», ovvero idonea a registrare eventi rilevanti. L’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin ha presentato ieri le funzioni e le caratteristiche dell’installazione che entra a far parte della rete accelerometrica nazionale (Ran) della protezione civile. Alla presentazione hanno partecipato il consigliere regionale Franco Gidoni, il professor Giovanni Costa dell’Università di Trieste e il direttore dell’Arpav di Belluno Rodolfo Bassan. L’assessore Bottacin, sottolineando l’importanza della collaborazione con le università che mettono a disposizione delle istituzioni il loro patrimonio di conoscenze, ha ricordato che della rete «Ran» fanno già parte altre tre stazioni sismologiche delle stessa tipologie (Strong motion) installate in provincia di Belluno: a Ponte nelle Alpi presso la scuola «Pertini» di Canevoi, nel centro di Danta di Cadore e sul passo Valles in comune di Falcade. Questi strumenti sono importanti perché consentono di monitorare e di trasmettere in tempo reale i dati sugli eventi sismici alla Protezione civile, che li utilizza per l’attivazione degli eventuali soccorsi. Bottacin e Gidoni hanno messo in evidenza che conoscere i dati sulla sismicità serve anche alla prevenzione, tema su cui va maggiormente sensibilizzata la popolazione. Il professor Costa ha ricordato che l’installazione di questa infrastrutture tecniche rientra nel Progetto europeo Interreg Italia–Austria «Hareia» e, visti gli ottimi risultati, ha annunciato che verrà proposto un ulteriore progetto per incrementare le centraline di rilevamento e per sperimentare il posizionamento di strumenti anche su edifici. La rete nazionale conta oltre 500 sismografi in tutta Italia; per l’area del nord est comprendente Veneto e Friuli Venezia Giulia è gestita dal Dipartimento di matematica e geoscienze dell’università di Trieste in collaborazione con vari enti fra cui Arpav. I dati registrati dalle stazioni Arpav ed elaborati dall’Università di Trieste concorrono alla valutazione della magnitudo e definizione dell’area ipocentrale di un terremoto, quella cioè dove si origina l’evento sismico. I risultati sono visibili sotto forma di report nel sito Ran della Protezione civile e in quello dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La nuova stazione – è stato spiegato – è particolarmente significativa perché inserita nel tessuto urbano della città di Belluno. La strumentazione, come per le altre stazioni presenti nel Veneto e Friuli, è in grado di restituire dati ottimali anche in caso di terremoti forti nell’area di installazione, senza rischi di saturazione.

Un container da Belluno per la scuola in Uganda

È partito sabato 17 settembre da Belluno un nuovo container destinato all’Uganda. Le operazioni di carico sul camion che lo ha portato al porto di Genova sono avvenute, come ormai di consuetudine, grazie alla gru dei Vigili del fuoco di Belluno cui va un grazie per la preziosa e professionale collaborazione. Il container proseguirà poi via mare fino al porto di Mombasa in Kenya. Da qui, a bordo di un camion attraverserà tutto il Kenya e parte dell’Uganda per giungere, si spera nel giro di un paio di mesi, alla sede di «Insieme si può» nella capitale Kampala. Nei 33 metri cubi di spazio a disposizione sono stati stipati 350 colli contenenti materiale scolastico, attrezzatura sanitaria, prodotti per l’igiene personale, macchine da cucire usate ma ancora in buono stato, coperte, teleria, abbigliamento nuovo, una macchina di falegnameria e altri strumentazione per officina meccanica; peso complessivo di 6.300 chilogrammi. Per lo più si tratta di materiale raccolto grazie alla campagna «Tutti a scuola?!» promossa nelle scuole e nelle cartolerie della provincia e alla donazione di materiale nuovo da parte di privati e di negozi di abbigliamento. migliaia di studenti che vivono nelle baraccopoli di Kampala e nelle poverissime regioni del Nord potranno finalmente imparare a scrivere non più sulla sabbia, ma utilizzando una penna e un quaderno. In Karamoja, altri bambini potranno indossare una maglietta nuova,16 ragazze che frequentano le scuole di taglio e cucito sostenute da «Insieme si può» alla fine del corso riceveranno in dono una macchina da cucire. Buona parte del lavoro di confezionamento dei pacchi e di riempimento del container è stata opera dei volontari Gianni Triches e Daniele De Dea. «Insieme si può» comunica che questo sarà l’ultimo container direttamente inviato dall’associazione in Uganda. Gli alti costi di spedizione, infatti, giustificano l’organizzazione e l’invio di un container apposito solo in casi eccezionali (materiali introvabili in loco). In futuro l’invio di quantità ridotte di materiale (scolastico, sanitario e di attrezzatura varia per scuole professionali eccetera) avverrà grazie all’ospitalità e all’appoggio dell’associazione «Africa mission» di Piacenza che già ora si fa carico delle pratiche burocratiche e doganali per l’invio del container in partenza da Genova e che invia in Uganda numerosi container ogni anno.

«Insieme si può», mercatino solidale a Cavarzano

Il Gruppo Insieme si può di Cavarzano organizza per il prossimo sabato e domenica un mercatino di artigianato equo solidale. Il mercatino si terrà nel sagrato della chiesa parrocchiale dei santi Quirico e Giulitta nei seguenti orari: sabato 8 ottobre (dalle 16) e domenica 9 ottobre (tutto il giorno). Il ricavato contribuirà alla costruzione di una serra per la coltivazione di ortaggi in Uganda. Il progetto vuole ricordare Clelia Baldovin, recentemente scomparsa, da sempre sostenitrice e volontaria del Gruppo Isp di Cavarzano.

Confindustria Belluno, un legale per l’export in Cina

La Repubblica popolare Cinese costituisce un mercato con enormi potenzialità per i prodotti del Made in Italy, ma per fare business in Cina è indispensabile conoscere cultura e usi locali che stanno alla base di un’etiquette degli affari completamente differente da quella del mondo occidentale. A questo proposito Confindustria Belluno Dolomiti propone un incontro con l’avvocato Carlo Geremia in programma per giovedì 6 ottobre alle 14.30 a Palazzo Doglioni Dalmas sede dell’Associazione. Con un’esperienza maturata vivendo in Cina, la conoscenza del tessuto economico e sociale e un solido sistema di relazioni costruito nel tempo, l’avvocato Geremia durante l’incontro fornirà consigli e strumenti legali utili per operare sul mercato del Sol levante parlando di accordi per la vendita e distribuzione, difesa delle proprietà industriali in Cina (specie nella distribuzione) e di recenti o prossime novità, in tema di contenzioso e arbitrato, costituzione di società a capitale estero. Dalle 16 alle 18.30 Confindustria Belluno Dolomiti offrirà, anche, ai propri associati la possibilità di programmare incontri gratuiti BtoB, da prenotare scrivendo a legale@confindustria. bl.it o telefonando allo 0437.95.12.22 – 271.

Confcommercio e Federalberghi a Calalzo per incontrare gli operatori turistici

Si svolgerà presso l’Hotel Ferrovia di Calalzo di Cadore domani alle 15 il secondo degli incontri territoriali organizzati da Confcommercio e Federalberghi Belluno dedicati agli operatori turistici bellunesi. Un’occasione di confronto e approfondimento importante su alcuni temi di attualità per il settore turistico. Elena Galli, responsabile dell’ufficio di Belluno di Fidi impresa & turismo veneto illustrerà e approfondirà i principali aspetti legati ai prossimi bandi per i contributi «Montagna veneta» e «Gal» finalizzati alla riqualificazione dell’offerta turistico ricettiva bellunese. In seconda battuta agli operatori saranno presentati sinteticamente i principali adempimenti riferiti alla classificazione delle strutture ricettive in scadenza il prossimo 31 marzo 2017. Un accenno anche agli obblighi di registrazione degli alloggiati ai fini delle rilevazioni Istat e della pubblica sicurezza. Concluderà quindi l’incontro il presidente di Federalberghi Belluno Dolomiti Walter De Cassan, che parlerà dei principali fronti sui quali è attualmente focalizzata l’attività sindacale della Federazione, dall’ambito nazionale a quello locale. Appuntamento quindi per gli operatori turistici del Cadore a Calalzo nel pomeriggio di mercoledì 5 ottobre.

Lucia Fronza alla scuola di Formazione alla politica dell’Ibrsc

Sarà Lucia Fronza, venerdì 7 ottobre p. v. , a tenere il prossimo incontro per la Scuola di partecipazione alla politica, organizzata dall’Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali. La signora Fronza parlerà su: «L’agire politico: vocazione o professione?». L’incontro avrà luogo nella sala Gaio del Centro Giovanni XXIII, alle 18. Lucia Fronza è ben nota a molti: medico pediatra, ha fatto parte della Camera dei Deputati per due legislature (1987–1994); già responsabile nazionale dell’ufficio «Affari sociali e famiglia» della Democrazia cristiana, segue a Trento il movimento di formazione e impegno nel sociale. La tematica che la relatrice svolgerà non sarà quindi soltanto una prospettazione teorica, ma scenderà nel pratico, facendo vedere come è possibile nell’agire politico essere dei tecnici e anche degli appassionati delle varie problematiche. L’incontro è aperto a tutti coloro che si interessano a questo settore ed è libero e gratuito.

Cm festival, l’arte per la salute a Feltre

Domenica 9 ottobre dalle 14 in largo Castaldi a Feltre si terrà il Cm Festival, giornata di promozione della salute attraverso l’arte. Organizzata in collaborazione con Aido (Donatori organi, tessuti e cellule), coinvolgerà tre gruppi musicali e una cantautrice, che si susseguiranno sul palco con il proprio repertorio totalmente inedito, avendo ogni artista un proprio lavoro da presentare. Si inizia alle 14 con Stefania Pillon, cantautrice bellunese accompagnata da Nicola Della Colletta, Paolo Mecca e Marco Valentino che presenterà brani nel suo stile alternative folk dall’album di debutto appena uscito «Come un fiore che preme sui rami». Seguiranno i Campo Magnetico, quartetto di rock psichedelico dai tratti progressivi, con un flauto alla Jethro Tull in prima fila, influenze rumoristiche e sperimentali, che proporranno il loro album fresco di stampa «Li vuoi quei kiwi?». Terza band in scaletta i Sofà rouge, quartetto di Paese (Tv), con un genere alternative rock/metal. Anch’essi porteranno a Feltre il loro album omonimo, fatto di brani esclusivamente strumentali, e qualche nuovo brano con il contributo dell’appena arrivato cantante. Chiuderanno l’evento gli Elevate, band di rock progressivo bellunese, che con influenze vintage e moderne porteranno gli ascoltatori nei meandri del loro album di debutto «More Than Alive». Il Cm Festival darà anche spazio alla pittura con l’esposizione delle opere di Gianni Carlin e Patrizia Burigo. Saranno presenti gli stand informativi di Aido, Admo (Donatori midollo osseo), Ail (Associazione italiana contro le leucemie–linfomi e mieloma), Volontari del sangue, comitato Pari Opportunità, con il patrocinio della Raps (Rete delle Associazioni che Promuovono la Salute) e del Csv (Centro Servizi per il Volontariato).

Tbe nel Bellunese, Piccoli: vaccinazione gratuita

L’allarme era stato lanciato a inizio estate dalle strutture sanitarie bellunesi e dalla Simit, la Società italiana malattie infettive e tropicali: nel Bellunese ci sono troppi casi di Tbe, l’encefalite trasmessa da zecche. Da qui è partito ieri mattina il senatore Giovanni Piccoli organizzatore del convegno che si è tenuto all’istituto agrario «Della Lucia»« di Feltre dal titolo «Le malattie trasmesse dalle zecche: prevenzione e rimedi». A introdurre i lavori è stato il preside dell’istituto Ezio Busetto che ha parlato dell’importanza della prevenzione e della conoscenza dei rischi connessi dal morso di zecca in particolare tra i giovani studenti dell’istituto. È toccato poi a Mauro Soppelsa e a Nicola Delai dell’Ulss 2 di Feltre trattare i rischi per la salute umana. Si sono poi alternati Maurizio Minuzzo, responsabile della unità organizzativa forestale di Belluno e Giorgio Pielli (forestale) che ha fatto una analisi dei dati statistici dal 2008 a oggi. Dal canto suo Piccoli si è detto pronto a sensibilizzare l’Esecutivo: «Invierò al ministero della sanità la proposta di assicurare la vaccinazione gratuita contro l’encefalite da morso di zecca, oggi a pagamento, ai cittadini della Regione Veneto, così come già avviene in Friuli Venezia Giulia». «Il Bellunese è tra le zone più colpite e i casi di Tbe sono in aumento, mentre in Friuli il trend è in diminuzione», ha affermato Piccoli. Per Piccoli è poi utile soffermarsi fin da subito sui soggetti maggiormente a rischio: «Mi riferisco a tutti quei soggetti che operano in aree a rischio come forestali o gli stessi studenti dell’Agrario che svolgono tirocinio all’aperto. Per loro – come succede in Trentino–Alto Adige deve essere approntata una campagna ad hoc».

L’8 e il 9 ottobre torna la 24 ore di San Martino

Siamo ormai prossimi alla partenza della 24 ore di San Martino, la corsa su pista più antica d’Italia, vanto dello sport bellunese e momento di aggregazione per migliaia di podisti. Il via, sulla pista dello Stadio di Belluno, è sabato 8 ottobre, alle 15 come da tradizione. L’arrivo alla stessa ora di domenica 9 ottobre. Come l’anno scorso anche quest’anno sono 39 le squadre iscritte alla gara, a un passo dal massimo che può accogliere lo Stadio. Tra queste, novità assoluta la squadra della Pro loco Pieve Castionese, organizzatrice della gara per il terzo anno consecutivo: un bel gruppo di giovani che dimostra passione e attaccamento per lo sport e l’attività sociale. La squadra da battere è l’«Antico caffè Slalom», l’anno scorso vero trionfatore con 1.019 giri di pista, record degli ultimi 5 anni e con Aldo De Biasi e Livio Eboli determinati a riconfermare la loro performance. Tra le squadre che tenteranno di strappare il titolo c’è il Team Scarpa, quest’anno griffato «Macelleria Angeloni», nome che ricorda imprese di un passato non troppo lontano in un albo d’oro che vedeva il team sempre vincente dal 2005 al 2008. E poi, nascosti ma non troppo, altri team stanno facendo incetta di velocisti per migliorare la propria performance, pronti ad approfittare di eventuali defaillance. Fra le squadre non mancherà quella di Assi Onlus che permette agli atleti disabili di gareggiare insieme ai normodotati. Accanto a queste squadre che si batteranno nella corsa a staffetta 24x1, sono una decina i corridori della ultramaratona,10 donne e uomini che interpreteranno la maratona come sfida mentale, oltreché fisica, correndo tutte le 24 ore da soli. Per finire in programma anche la 24 Ore giovani – trofeo Sinteco, passaggio importante per le giovani generazioni, vinto l’anno scorso dal Gruppo sportivo castionese. I 40 quadri, realizzati dagli artisti del territorio del circolo Morales, saranno un prezioso omaggio per ogni squadra partecipante alla manifestazione. La squadra vincitrice riceverà inoltre la scultura dell’artista Andrea Forti. Ma la 24 ore di San Martino non è solo sport, è anche solidarietà e divertimento. All’interno dell’anello di gara, infatti, le associazioni avranno un loro spazio per promuovere le loro attività, presentare progetti e allargare la propria platea di sostenitori. A commentare la gara, minuto per minuto, sarà la voce di Giovanni Viel.

Il meteo

La depressione in quota attualmente a ridosso delle Alpi si allontana verso Est e per alcuni giorni stazionerà sull’Europa orientale, seguitando a inviare masse d’aria piuttosto fredda per la stagione verso la montagna veneta; il tempo rimarrà quindi nel complesso fresco e stabile, anche se mercoledì il rientro da Est di masse d’aria più umida, associata a una maggiore curvatura ciclonica delle correnti, potrà determinare una modesta instabilità su alcuni settori. Oggi giornata splendida, anche se un po’ ventosa in quota, con cielo in prevalenza sereno, salvo il temporaneo transito di qualche banco di nubi medio–alte, soprattutto sul Bellunese. Precipitazioni assenti (0%). Temperature minime in ulteriore diminuzione, massime stazionarie. I venti: nelle valli rinforzi di föhn in molte zone, in quota moderati o tesi da Nord, a tratti forti sulle vette più alte. Domani, mercoledì 5, sulle Dolomiti tempo perlopiù soleggiato ma fresco, anche freddo in alta quota, con qualche modesto addensamento al pomeriggio, specie sulle zone meridionali e al confine con il Friuli Venezia Giulia. Sulle Prealpi aumenterà la nuvolosità nel corso della giornata, fino a cielo irregolarmente nuvoloso dalle centrali fino a sera, con possibilità di qualche fenomeno. Precipitazioni sulle Dolomiti generalmente assenti (0/10%); sulle Prealpi possibili rovesci sparsi tra le ore centrali e il pomeriggio/sera, specie sui settori esposti a Est, con qualche fiocco di neve possibile sulle vette più elevate oltre i 2000/2100 m. Temperature in calo, specie sulle prealpi, con minime alla sera su molti settori. Infine i venti: nelle valli perlopiù deboli; in quota moderati da Nord–Ovest, a tratti tesi sulle vette più alte.

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