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venerdì 5 Dicembre 2025,

Alla Gaggia Lante luci a led e regolazione per il ciclo sonno/veglia

Questi gli interventi che saranno realizzati in casa di riposo grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Veneto.

Risparmio energetico ma non solo. C’è molto di più nel progetto del Comune di Belluno e di Sersa che ha ottenuto di recente un finanziamento regionale. Stiamo parlando della garanzia di qualità della vita. Un obiettivo di certo non secondario, soprattutto se si considera il fatto che oggetto degli interventi sarà il Centro servizi per anziani “Residenza Maria Gaggia Lante”.

Il Comune di Belluno ha vinto un bando della Regione Veneto destinato a opere per la riduzione dei consumi di energia elettrica nei luoghi con finalità sociali. Un ottimo risultato, visto che le domande pervenute da parte di soggetti pubblici – l’altra linea era quella indirizzata ai privati – sono state in tutto 124, di cui 23 ammesse. Il progetto di Belluno, oltre a essere l’unico della provincia inserito in graduatoria, ha anche conquistato il decimo posto. «L’intervento complessivo ammonta a 80mila euro. Il contributo regionale è di 50mila e il Comune mette i restanti 30mila», spiegano Paolo Santesso, amministratore unico di Sersa, e Valentina Tomasi, assessore alle politiche sociali del Comune capoluogo. «I lavori inizieranno a breve e saranno quasi sicuramente completati entro l’estate», aggiungono. «L’illuminazione attuale sarà sostituita da lampade a led in almeno la metà di tutto il complesso della Gaggia Lante e questo garantirà un risparmio sull’ordine di qualche decina di migliaia di euro all’anno».

Ma, come si diceva all’inizio, non c’è solo la componente economica. «Quando abbiamo discusso il progetto è nata subito l’idea di ottenere qualcosa in più», mette in risalto Santesso. «Nel nucleo Sapa, ossia la sezione ad alta protezione Alzheimer e destinata a persone con demenza, ci sarà un ulteriore tassello, vale a dire l’attivazione di tutti gli accorgimenti per far sì che l’illuminazione artificiale sia il più possibile simile a quella naturale». Perché questa scelta? «Abbiamo iniziato a ragionare sul pratico», mette in risalto Maria Aricò, psicologa del Progetto Alzheimer e componente dell’unità che si occupa delle condizioni ambientali che permettono un miglioramento della qualità di vita dell’anziano. «Studi scientifici dimostrano che il passaggio dalla propria abitazione alla casa di riposo è di per sé un fattore di stress. L’anziano ha bisogno di ambienti a lui familiari e che rievochino il passato. Il luogo deve contenere elementi salienti, che valorizzino la persona. Bastano piccoli accorgimenti. Lavorare in un ambiente completamente asettico non è piacevole per nessuno».

Il “Giardino Alzheimer”.

Negli anziani, inoltre, gli organi di senso subiscono conseguenze negative: si pensi solo alla perdita della vista e, dunque, della capacità di muoversi in modo veloce e agile all’interno degli spazi. Se una persona soffre di demenza la situazione peggiora. «L’illluminazione crea coni di luce e non aiuta chi ha deficit percettivi, sia a livello di colori che di profondità», spiega ancora la Aricò. «La luce artificiale non favorisce inoltre il corretto ritmo giorno-veglia (il cosiddetto “ritmo circadiano). Ecco allora che il nucleo Alzheimer della Gaggia Lante potrà contare anche su un’illuminazione che si avvicina il più possibile a quella naturale. Al mattino e alla sera sarà più calda e meno intensa, viceversa nelle ore centrali e pomeridiane. Gli ospiti ne trarranno senz’altro beneficio».

Nulla vieta che poi la sperimentazione possa essere ampliata ad altre aree del Centro servizi. «Intanto abbiamo ottenuto questo contributo», commenta la Tomasi. «Il bando era rivolto a interventi su strutture con finalità sociale. Rientrano in quest’ambito anche gli alloggi sociali, come le “Case Sperti” e la “Casa del dottore”. In questo caso abbiamo deciso di indirizzare il contributo alla Sersa per continuare su un percorso specifico già avviato».

Sersa e Comune hanno anche altre idee e riguardano l’utilizzo dei grandi spazi verdi che si trovano proprio nell’area frontale della Gaggia Lante. Spazi vincolati dalla Soprintendenza. «Con quest’ultima abbiamo avviato un dialogo», dice ancora Santesso. «Ci piacerebbe puntare a un utilizzo rivolto per esempio alle scuole, vista anche la vicinanza dell’Istituto comprensivo e la densità abitativa della zona. Sarebbe anche un modo per mettere in contatto tra loro diverse generazioni».

Sempre sul fronte degli spazi verdi, alla Gaggia Lante esiste già il “Giardino Alzheimer”, collegato al nucleo Sapa, realizzato grazie alla donazione del familiare di un ospite della struttura. «Un giardino terapeutico, in cui si trovano orto e aiuole con piante aromatiche per la stimolazione sensoriale e i corrimani per aiutare l’orientamento», precisa la Aricò, ricordando anche la creazione, all’interno del Centro servizi, di alcuni ambienti volti a migliorare la qualità della vita. «Abbiamo un angolo con alcuni divani e la possibilità di leggere libri. Uno spazio in cui familiari e ospiti possono passare piacevoli momenti insieme. Su una parete è stato poi disegnato “L’albero dei sogni”».

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