«Signor Dorfmann: sull’A27 più coerenza, per favore!». Si apre così la nota diffusa alla stampa dal comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore (www.peraltrestrade.it) che chiama in causa l’europarlamentare Svp Herbert Dorfmann perché nel tempo avrebbe mutato posizione sul tema del prolungamento dell’autostrada, mostrando segnali di apertura.
«Nell’ottobre del 2016, all’indomani del respingimento da parte del Parlamento Europeo dell’ipotesi di prolungamento verso nord dell’Autostrada di Alemagna A-27 (emendamento Sernagiotto) con 545 voti contrari, 104 favorevoli e 40 astenuti, l’europarlamentare Herbert Dorfmann ha affermato: “Lo spauracchio Alemagna è fuori gioco”. “Spero che con oggi i tentativi di riportare in vita il progetto Alemagna in Parlamento Europeo siano giunti definitivamente al capolinea”. “Oggi si è scelto di dare un significato politico alla votazione e si è deciso di dire basta all’incremento del traffico su gomma nelle Alpi”. “Mi rendo conto che ci sono problemi infrastrutturali in provincia di Belluno – ha altresì dichiarato l’europarlamentare – ma questi non si risolvono certamente costruendo nuove autostrade transfrontaliere, contro le quali tra l’altro il fronte internazionale è sempre stato compatto. L’Unione Europea ha definito le reti TEN di grande comunicazione, come la galleria di base del Brennero, sulle quali dovrebbe svolgersi gran parte del trasporto merci e persone verso il cuore delle Alpi. Una tale iniziativa rappresenterebbe, infatti, tra l’altro, un’evidente violazione della Convenzione delle Alpi, con la quale le parti contraenti si sono impegnate a promuovere uno sviluppo sostenibile lungo l’arco alpino”».
Continua la nota di Peraltrestrade: «Parlando del numero di passaggi in crescita sull’A22 del Brennero, Dorfmann aveva poi sottolineato il costo ambientale di questo enorme volume di traffico e aggiunto “Credo che, di fronte a questi numeri, gli altoatesini sarebbero ben felici di vedere un calo di auto e camion sul Brennero; ma non so se i cittadini del Comelico o del Cadore sarebbero altrettanto contenti di vedere ogni giorno tra le loro montagne migliaia di TIR”».
Ma ora le sue posizioni appaiono mutate: «In questa campagna elettorale registriamo un capovolgimento di pensiero da parte dell’europarlamentare, che dopo l’iniziale presa di distanza è giunto ad affermare che un progetto autostradale attraverso l’Osttirol o la Carnzia non troverebbe contrasti in Alto Adige. La sua posizione è alquanto singolare e incoerente», scrive Peraltrestrade, «diventa improvvisamente favorevole a un’autostrada nel cuore delle Dolomiti Unesco, in barba alla Convenzione delle Alpi, all’inquinamento ambientale, allo scempio paesaggistico e sociale che ne deriverebbe e al voto espresso nel 2016 con il significato politico di quella votazione, purché, sia ben chiaro, se ne stia ben alla larga dai confini del Sudtirolo. Un via libera in piena regola che non trova spiegazioni se non nelle grandi manovre in Alto Adige in previsione delle prossime elezioni europee».
«A noi», conclude Peraltrestrade, «risulta incomprensibile che il parlamentare europeo Herbert Dorfmann non abbia espresso un NO chiaro e forte al desiderio del prolungamento dell’Alemagna-A27 continuamente rilanciato da Remo Sernagiotto, europarlamentare di Forza Italia e ora candidato per Fratelli d’Italia. Ricordiamo che l’Italia ha sottoscritto già nel 1991 l’intera Convenzione delle Alpi, divenuta vincolante dal 1995, che non permette nessuna nuova arteria di transito attraverso le Alpi. Per tutti questi motivi, Signor Dorfmann, più coerenza, per favore».
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