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venerdì 5 Dicembre 2025,

Acc-Wanbao, appello al Governo da Confindustria, Rsu e sindacati

In un incontro informale hanno sottolineato che la fabbrica di Mel (nella foto) è l'ultima di compressori rimasta in Europa e chiuderla sarebbe un impoverimento per il polo del freddo bellunese, italiano ed europeo.

Un incontro franco e diretto sul futuro dell’Acc Wanbao si è svolto nella sede di Confindustria, a Belluno, tra la presidente dell’Associazione degli industriali, Lorraine Berton, i sindacati e le Rsu dello stabilimento zumellese. «Garantire un futuro all’Acc è una battaglia del territorio e per il territorio, ciascuno nel suo ruolo», hanno affermato in maniera congiunta. L’incontro – informale – è stato voluto dalla presidente di Confindustria che ha così incontrato Antonio Bianchin (Fim Cisl), Stefano Bona (Fiom Cgil), Fabio Furlan (Fiom Cgil) e Michele Ferraro (Uilm) e per le Rsu Nadia De Bastiani, Giorgio Bottegal, Maurizio Zatta e Massimo Busetti.

«In questa fase della vertenza condividiamo la necessità di un risanamento e un rilancio dell’impianto produttivo di Mel, questo in un momento così delicato deve essere chiaro», hanno sottolineato le parti sociali. «Tutti stiamo dalla parte del territorio, delle famiglie e della necessità di garantire produzioni di qualità al Bellunese, preservando quel comparto del freddo che in Valbelluna conta ancora su delle eccellenze assolute». Da qui l’appello congiunto all’Esecutivo Conte: «È importante che, in questo momento e senza indugi, le istituzioni, a tutti i livelli, perseguano ogni via possibile per garantire il rilancio dell’ex Zanussi.
È inoltre fondamentale che il Governo torni a parlare seriamente di politica industriale e adotti misure ad hoc per la montagna».

Berton, sindacati e Rsu hanno sottolineato con forza anche questo concetto: «Acc è l’unico stabilimento di compressori rimasto in Europa. È un presidio fondamentale per tante imprese della filiera del freddo, in Italia e all’estero. Questa consapevolezza deve guidare qualsiasi azione politica. La chiusura di Acc è un impoverimento per la Valbelluna, per l’Italia, per tutta Europa». «Il territorio bellunese è compatto a salvaguardia del mantenimento della produzione e dell’occupazione in Acc. Ognuno di noi è disposto a fare la propria parte con responsabilità», la conclusione che è stata tirata anche in vista del Tavolo convocato al Ministero per lo sviluppo economico il 17 dicembre.

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