«Non mi stupisce l’analisi della Cgil sui dipendenti degli uffici comunali. La carenza di personale la riscontriamo quotidianamente anche in Provincia». Così il presidente Roberto Padrin, relativamente allo studio presentato dalla Cgil di Belluno, secondo cui in dieci anni i Comuni bellunesi avrebbero perso oltre 500 dipendenti.
«Nei giorni scorsi assieme alla mia squadra di consiglieri abbiamo radunato tutti coloro che lavorano a Palazzo Piloni per i tradizionali auguri di Natale. E a vista d’occhio ho potuto vedere come il numero del personale fosse molto ridotto rispetto agli anni passati», continua Padrin. I numeri parlano chiaro: i dipendenti provinciali erano 256 nel 2012, poco più di 230 nel 2014, mentre oggi non superano le cento unità (si arriva a circa 150 contando anche i dipendenti regionalizzati). «Dopo il taglio operato dalla legge Delrio, abbiamo avuto qualche difficoltà legata al mancato turnover. Fortunatamente abbiamo una squadra che lavora in maniera professionale e ineccepibile, altrimenti non avremmo mai potuto portare avanti partite importanti come quella che riguarda i Mondiali di Cortina 2021, e tutte le altre attività che quotidianamente forniscono servizi ai Comuni e ai cittadini. In più, nell’ultimo periodo siamo riusciti ad allargare gli uffici con l’ingresso di alcune figure nuove. Ringrazio vivamente tutti i dipendenti e anche i miei consiglieri provinciali».
«Rinnovo la mia richiesta al Governo, di non lasciar morire gli enti Provincia in un ibridismo che in questi anni ha danneggiato tutti, il territorio, i cittadini e i servizi offerti», conclude Padrin. «Noi facciamo la nostra parte, ma perché le cose funzionino, deve fare la sua parte anche qualcun altro». Il presidente ha ringraziato tutti i dipendenti durante i tradizionali auguri di Natale. E ha ricordato tre figure recentemente scomparse: il dipendente provinciale Marco Parissenti, l’ex vicepresidente Massimiliano Pachner e l’ex assessore Piero Balzan. «Queste figure hanno dato tanto alla Provincia e al nostro territorio. Il 2019 se le è portate via. Ci mancheranno».
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