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venerdì 5 Dicembre 2025,

Cinghiali, ai tempi del Covid interventi nelle aree soggette a danno

Durante l'emergenza sanitaria il piano sarà portato avanti da parte esclusiva del personale della Polizia Provinciale. Poi, terminata l'emergenza, potrà riprendere nella sua interezza e su tutto il territorio.

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Cinghiale sotto controllo, per il momento, nelle aree soggette a danno e da parte esclusiva del personale della Polizia Provinciale. Poi, una volta terminata l’emergenza coronavirus, il piano di eradicazione del mammifero riprenderà nella sua interezza e su tutto il territorio. Nei giorni scorsi Alessandro De Rocco, presidente provinciale Coldiretti, aveva annunciato che, grazie alla sinergia con la Provincia di Belluno, si sarebbe arrivati a un compromesso tra le esigenze di agricoltori e allevatori e quanto stabilito dal Dpcm per il contrasto del Covid-19. E così è stato.

Palazzo Piloni ha infatti attivato il controllo dei cinghiali in modo puntiforme secondo una procedura che limita l’intervento alla zona di danno effettivo. Il piano di eradicazione del suide in collaborazione con i controllori qualificati rimane fermo, fino a nuova disposizione, ma intanto la Polizia Provinciale prosegue con i sopralluoghi nelle aree in cui vengono riscontrati i danni.

«La Provincia di Belluno è sensibile alle richieste del mondo agricolo e intende tutelare le produzioni provinciali, tuttavia l’intervento generalizzato da parte dei controllori e le attività conseguenti possono andare in contrasto con i ripetuti Decreti emessi a tutela della salute pubblica, bene di assoluta e primaria importanza» afferma il consigliere provinciale Franco De Bon. «Proprio per questo, per raccordare le richieste di limitazione dei danni causati dal cinghiale con le indifferibili esigenze di tutela della salute dei cittadini, abbiamo deciso di attivare il controllo della specie solamente nelle aree soggette a danno e da parte esclusiva del personale della Polizia Provinciale, in accordo con Regione e Prefettura. Abbiamo inviato una lettera a tutte le associazioni agricole, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, con l’invito a segnalare alla Polizia Provinciale ogni evento emergente di danno effettivo e riscontrabile alle colture agricole. Sarà cura dei nostri agenti attivare un sopralluogo preventivo di verifica del danno e la predisposizione delle eventuali attività di controllo conseguenti. Questo, ovviamente, in attesa di ulteriori e successive disposizioni governative relative alla possibilità di movimento dei cittadini».

Il piano di controllo del cinghiale da parte degli operatori autorizzati riprenderà non appena saranno allentate le misure restrittive in vigore in queste settimane. «Siamo molto sensibili al tema, anche in difesa della biodiversità, non solamente delle attività agricole» conclude il consigliere De Bon. «Intervenire è fondamentale: basti pensare che la fioritura dei narcisi a Pian Coltura quest’anno rischia di essere ridottissima a causa delle arature dei cinghiali».

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1 commento

  • Bene, ritengo che solo la Polizia Provinciale o altri organi delle Forze di Polizia sono i soggetti piu’ credibili a censire e controllare l’invasione dei cinghiali. Poi per quanto riguarda i danni a Pian de Coltura o altre zone a riguardo i narcisi, mi sembra che da alcuni anni vengono lamentate la troppa presenza di allevamenti proprio in quelle zone che calpestando il territorio anche quel bestiame provoca danni alla fioritura dei narcisi. Bisogna dire le cose come stanno.

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