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venerdì 5 Dicembre 2025,

Acc di Mel, rientrati 12 lavoratori che erano stati licenziati

Altri 6, dei 90 che erano stati lasciati a casa nel settembre 2018, torneranno in fabbrica entro il prossimo 6 luglio.

Ieri, venerdì 19 giugno, sono rientrati alla Acc di Mel i primi 12 lavoratori dei 18 che sono stati riassunti a tempo indeterminato dopo che, insieme a un’altra settantina di colleghi, erano stati licenziati nel settembre 2018 dalla Wanbao, la multinazionale cinese che allora controllava lo stabilimento (gli altri 6 dei 18 riassunti rientreranno entro l’11 luglio).

«Come Fiom abbiamo sempre sostenuto, e oggi ne abbiamo la riprova, che i licenziamenti erano ingiustificati e inutili, al di là del loro impatto sociale devastante», ha commentato Stefano Bona, segretario generale della Fiom Cgil di Belluno, che poi ha fatto presente che «queste riassunzioni hanno per noi un enorme significato perché da un lato si sutura una ferita comunitaria dando riparo a una scelta divisiva e di sfiducia nei confronti dello stabilimento simbolo della Valbelluna, dall’altro si ribadisce che la rinascita e il rilancio passano necessariamente attraverso il lavoro e il suo valore insostituibile in qualsiasi impresa con il bagaglio di competenze, passione e dignità che ogni lavoratore si porta dietro».

«Siamo sopravvissuti a questa ennesima crisi – ha detto ancora Bona – perché ci siamo orgogliosamente uniti in una comunità basata su valori forti e condivisi, competenza, lavoro, solidarietà, trasparenza e integrazione con il territorio, di cui costituiamo un patrimonio culturale prezioso, e oggi crediamo di poter dire di essere il simbolo di una fabbrica del Novecento che non si è chiusa nella nostalgia, ma ha saputo rinnovarsi nell’esercizio corale della responsabilità e della partecipazione».

La riprova di ciò – spiega ancora il segretario provinciale della Fiom Cgil – è nelle due intese che sono state siglate con il commissario straordinario al quale è stata affidata la conduzione dello stabilimento e che sono finalizzate a condividere la strategia per assicurare le migliori prospettive per la cessione degli asset aziendali ad un affidabile investitore internazionale. La prima intesa riguarda la riassunzione di 18 lavoratori licenziati di cui si è detto, la seconda riguarda l’istituzione del comitato di gestione aziendale che valorizzerà il concorso dei lavoratori e delle loro rappresentanze al governo dell’azienda.

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