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lunedì 15 Dicembre 2025,

Al via domani le visite guidate alla Vena d’Oro

In collaborazione con il Comune di Ponte nelle Alpi e l’Unione Montana Belluno-Ponte, l’Associazione veneta Insieme verso Nuovi Orizzonti Odv, che ha la sua sede operativa nello storico complesso, organizza le uscite all’interno delle sue strutture e del suo magnifico parco.

La Vena d’Oro, rinomato luogo storico paesaggistico del territorio bellunese, partecipa al censimento nazionale Fai 2020 sui Luoghi del Cuore (www.fondoambiente.it), ed è attualmente tra i primi 100 classificati. In collaborazione con il Comune di Ponte nelle Alpi e l’Unione Montana Belluno-Ponte, l’Associazione veneta Insieme verso Nuovi Orizzonti Odv, che ha la sua sede operativa nello storico complesso, dà ufficialmente il via alle visite guidate all’interno delle sue strutture e del suo magnifico parco. Le visite con gruppi formati da un massimo di 25 persone nel rispetto delle linee guida covid 19, saranno gratuite e si svolgeranno ogni venerdi mattina, a partire dal 17 luglio (informazioni e prenotazioni obbligatorie al numero 3281003611, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Per quanto riguarda il censimento Fai, basta un semplice click per partecipare. C’è tempo fino al 15 dicembre per dare la possibilità al complesso della Vena d’Oro di ricevere finanziamenti con i prossimi bandi. Con un piccolo gesto gratuito, insieme si può aiutare a preservare e riportare all’antico splendore questo importante tesoro del nostro territorio.

Nel 2011, il complesso è stato dato in comodato d’uso all’associazione veneta Insieme Verso Nuovi Orizzonti Odv e dal 2012 concesso in usufrutto alla stessa, che ha compiuto negli anni ingenti lavori di ripristino degli spazi e ristrutturazione di alcuni edifici, attualmente destinati all’accoglienza e alla formazione di volontari. Il sodalizio opera sul territorio veneto come braccio operativo dell’associazione internazionale fondata da Chiara Amirante negli anni ’90. L’obiettivo è intervenire in diversi ambiti di disagio sociale realizzando azioni di sostegno con una particolare attenzione ai giovani. A livello internazionale, “Nuovi Orizzonti” promuove il progetto “Cittadella Cielo”, in via di realizzazione con centri in Italia e all’estero. Il progetto prevede la realizzazione di un centro di formazione per giovani che decidano di impegnarsi nel campo della prevenzione, dell’accoglienza e del recupero di persone che versano in situazioni disagio. Si tratta di un piccolo villaggio aperto all’accoglienza dove chiunque si senta solo, emarginato, disperato possa sentirsi accolto.

Nella Cittadella ciascuno si forma con l’obiettivo di attivare e gestire, in Italia e all’estero: centri di accoglienza e di sostegno, villaggi per bambini, case famiglia, centri di ascolto, telefoni in aiuto, gruppi di sostegno, equipe di strada, centri di formazione al volontariato, cooperative sociali, centri per il reinserimento lavorativo, luoghi di aggregazione, iniziative di prevenzione, corsi di formazione, missioni di strada, centri di spiritualità e altre iniziative per chi si trova in difficoltà. All’interno del progetto si inseriscono tutte le attività attualmente sviluppate dall’Associazione locale attraverso convenzioni e collaborazioni con i tavoli di zona, l’Ulss, i servizi sociali di Ponte nelle Alpi, la Caritas e altre associazioni.

Il complesso edilizio e paesaggistico Vena d’Oro sorge in un punto di particolare interesse naturalistico sulla sinistra idrografica del Piave e alle pendici del Nevegal. Sorto intorno a due sorgenti di acqua e delimitato da un parco di sei ettari, prende il nome dalla “Vena d’Oro”, una fonte conosciuta sin dall’epoca romana e che rende la zona una delle più caratteristiche dell’intera provincia di Belluno. L’aggregato edilizio è situato sul lato sinistro della strada che da Levego sale verso l’abitato di Cugnan, nei pressi di Ponte nelle Alpi. Le notizie più antiche risalgono al 1400 e riportano la presenza di un piccolo convento di frati. Nella seconda metà del XIX secolo il cavalier Giovanni Maria Lucchetti scoprì le proprietà dell’acqua, che sgorga a una temperatura costante di 7°, e comprò i terreni intorno alle sorgenti per realizzare un centro idroterapico con albergo. La prima fondazione risale al 1860 e l’inaugurazione ufficiale del complesso, con regolare assistenza medica e direzione sanitaria, avvenne il 13 luglio 1869.

Nei decenni seguenti raggiunse il suo massimo splendore, con la presenza di nobili e persone altolocate che giungevano da tutto il Veneto, dall’Austria, dall’Ungheria e da altre parti dell’est Europa per un periodo di vacanza e per le cure idroterapiche. Il sito era costituito da zone verdi con un ampio giardino, orti, frutteto e vari edifici adibiti a hotel, stabilimento balneare, centri ricreativi, fra cui un bar con biliardo e terrazza. Dal 1904, a seguito della morte del cavalier Lucchetti, i fratelli iniziarono a vendere parti del terreno e dei fabbricati, riducendo la proprietà originaria. Durante la prima guerra mondiale il complesso fu abbandonato e la proprietà venne trasferita a varie società. In seguito fu valorizzato, prima dalla Sade (Società adriatica di elettricità), che lo inaugurò nel 1938 come colonia per i figli dei dipendenti, e successivamente dall’Enel, che acquisì la proprietà nel 1963 e mantenne tale destinazione fino agli anni ‘90, quando cedette il sito. La proprietà fu trasferita inizialmente ad altre società del gruppo Enel (1992) e in seguito ad una società immobiliare (2003), che a sua volta la trasferì a privati tramite atto di permuta (2009). Gli edifici del complesso non hanno subito modifiche rilevanti.

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