Uscendo da Cortina i concorrenti si sono lanciati alla volta del Passo Giau, accolti da una fitta nebbia che ha purtroppo escluso parte del meraviglioso panorama. I più temerari hanno ardito affrontare la pioggia costante che ha accompagnato la mattinata in un’auto cabriolet, vivendo a pieno lo spirito originario della Coppa d’Oro delle Dolomiti. Una giornata ricca e impegnativa, 50 prove cronometrate e 2 di media, per un evento di rilievo, non soltanto nel panorama sportivo, ma anche per la sua utilità ai fini di una piena ripresa economica e sociale del Paese, unitamente alle altre tappe del Campionato Grandi Eventi Aci Sport di cui costituisce la prima tappa.
A fine giornata sono stati Giovanni Moceri e Valeria Dicembre con la Fiat 508C del 1939 a condurre i giochi con 189,04 penalità, davanti a Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli con Lancia Aprilia del 1939 e 240,47 penalità. Terzo posto con 248,43 penalità per Antonino Margiotta e il pilota in seconda Vincenzo Bertieri, con la Volvo PV444 del 1947.

La Coppa d’Oro delle Dolomiti, differentemente dalle sue origini, non è più oggi una gara di velocità pura, ma una gara di regolarità classica, è dunque l’andatura più ordinata e costante a farla da padrona. Non vince chi va più veloce, ma chi è più preciso.
A fine giornata si è riscontrato un apprezzamento generale tra i partecipanti viste le prove lineari e ben distanziate, unitamente alla capace agevolazione degli ufficiali di gara che hanno consentito alla competizione di scorrere senza intoppi, permettendo ai conduttori di godersi il piacere della guida, immersi nel panorama dolomitico pur in una giornata impegnativa dal punto di vista meteorologico.
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