Prefetto e questore in visita a Ponte nelle Alpi. E, in particolare, nella parte alta del territorio: accolte in municipio dai vertici amministrativi, Adriana Cogode e Lidia Fredella sono entrate in contatto con lo stabilimento della Vena d’Oro e, in generale, con i Coi de Pera.
«Ci ha fatto molto piacere ricevere la visita delle titolari della funzione di coordinamento in materia di ordine e sicurezza», afferma il sindaco Paolo Vendramini, «entrambe sono rimaste colpite dalla bellezza e dalle peculiarità della zona, ma anche dalla serie di importanti servizi nelle frazioni».
Proprio la riscoperta della Vena d’Oro si è rivelata strategica: «Nelle ultime due settimane di luglio, nei sabati di agosto e in due di settembre», prosegue Vendramini, «abbiamo promosso una serie di visite guidate insieme alla Pro Loco. E la risposta della collettività è stata sorprendente, come confermano le 500 presenze complessive. Un numero ancor più significativo, se si considerano le restrizioni legate al Covid».
Il luogo era noto pure in epoca romana, ma è nell’Ottocento che il cavalier Giovanni Maria Lucchetti scoprì le proprietà terapeutiche d’acqua: a quel punto, fece costruire un centro idroterapico con albergo, giardini, frutteti e prati tutt’attorno. Nell’albergo trovavano posto assistenza medica e direzione sanitaria, oltre a uno stabilimento balneare, centri ricreativi, bar e ristorante. La struttura venne poi abbandonata durante la Prima guerra mondiale, ma conobbe una seconda vita verso gli anni Trenta, quando divenne colonia estiva per i figli dei dipendenti Sade.
Non è un caso che la Vena d’Oro rappresenti un patrimonio del Fai (fondo Ambientale Italiano): «E anche un’opportunità dal punto di vista turistico e culturale», 5conclude il sindaco di Ponte nelle Alpi». Prefetto e questore hanno potuto così scoprire la storia dello stabilimento, diventato ora teatro di diverse attività e sede dell’associazione Insieme verso nuovi Orizzonti. «A tale proposito, è stata molto bella l’accoglienza preparata dai responsabili e dai ragazzi».
All’incontro erano presenti anche gli esponenti della Protezione civile e degli Alpini.
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