L’obiettivo è «rendere lo stadio del ghiaccio sicuro per la riapertura, dopo i danni subiti durante la tempesta Vaia e dopo l’incendio all’impianto elettrico accaduto durante l’estate». In una nota diffusa ieri, domenica 20 dicembre, l’Amministrazione Comunale di Auronzo di Cadore ha inteso fare il punto sullo stato dei lavori che sono stati finanziati per gli anni 2019 e 2020.
Dai fondi stanziati per il 2019 erano venuti 100mila euro, per il ripristino della copertura, danneggiata in parte dalla tempesta di fine ottobre 2018. Nonostante i ritardi nell’esecuzione dovuti all’emergenza sanitaria, la sostituzione della copertura danneggiata è ora completata, come conferma l’ufficio tecnico. Invece – si legge nella nota – «il risultato della prima campagna di verifica e tesatura dei bulloni delle strutture metalliche» ha fatto richiedere una seconda verifica, che dovrebbe essere definitiva. Solo allora «si procederà con la verniciatura della copertura».
Per quanto riguarda l’impianto elettrico, dopo l’incendio dell’estate scorsa, la Giunta Comunale ne ha previsto il rifacimento stanziando 75mila euro: il lavoro verrà affidato entro fine anno.
L’apertura al pubblico dell’impianto non è attualmente possibile, per gli effetti delle norme sanitarie in vigore; l’impianto viene utilizzato esclusivamente per gli allenamenti degli atleti. Due incontri sono intercorsi con la società U.S. Tre Cime, che segue le allieve del pattinaggio artistico, per illustrare lo stato dei lavori e i motivi del ritardo nell’esecuzione e per ribadire la disponibilità dell’Amministrazione a sostenere la società e le altre società sportive operanti in paese: «Basti pensare che all’U.S. Tre Cime l’utilizzo dello stadio del ghiaccio veniva concesso tramite il pagamento di un canone ridotto» che risulta essere «il 10% della cifra che gli altri stadi del ghiaccio chiedono alle società sportive». E questo, benché i costi per la gestione dell’impianto incidano sul bilancio comunale per circa 205mila euro, a fronte di un introito di 25mila euro. Pertanto – stanti il divieto di apertura al pubblico e l’elevato costo di gestione, stimato tra i 12mila e i 15mila euro/mese – l’apertura dello stadio «ad hoc per determinate associazioni implicherebbe per forza di cose un aumento del costo delle ore ghiaccio».
In attesa del completamento dei lavori e di uno spiraglio che permetta la riapertura al pubblico dell’impianto, la Giunta Comunale ha messo a bilancio per l’anno in corso ben 40mila euro, per venire incontro alle famiglie con figli che praticano sport: «verranno distribuiti ai ragazzi auronzani attraverso un bando in uscita entro fine anno». D.F.
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