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giovedì 19 Giugno 2025,

I bimbi di Carve e “La Giornata dei calzini spaiati 2021”

L’obiettivo non è solo far sentire meno soli quanti ogni giorno sperimentano l'affannosa ricerca di un paio di calzettoni dello stesso colore, bensì diffondere, tra grandi e piccini, lo spirito dell'amicizia e dell'accoglienza.

Quante volte abbiamo pensato che la lavatrice di casa sia un mostro famelico o che i cassetti dell’armadio siano animati di volontà propria? Tutte le volte che ci siamo trovati in mano un triste calzino abbandonato dal suo fratello gemello. Venerdì 5 febbraio, anche la scuola materna di Carve, Borgo Valbelluna, ha voluto celebrare “La Giornata dei calzini spaiati 2021”. Una ricorrenza strana ma divertente, che ormai da oltre dieci anni unisce tutti coloro che perdono i calzini in lavatrice o sotto al letto e non riescono più a riaccoppiarli. L’obiettivo però della Giornata non è solo far sentire meno soli quanti ogni giorno sperimentano l’affannosa ricerca di un paio di calzettoni dello stesso colore, bensì diffondere, tra grandi e piccini, lo spirito dell’amicizia e dell’accoglienza.

Così i bambini, ma anche le maestre della materna di Carve, hanno indossato ai propri piedi, per tutta la giornata, calzini diversi. Questa è stata l’occasione per parlare di diversità ed unicità e per ricordare a tutti che non importa che siano lunghi, corti, a righe o a pois, perché pur sempre calzini restano! Lo slogan della giornata è stata una frase di Charles Evans Hughes: “Quando noi perdiamo il diritto di essere diversi, noi perdiamo il privilegio di essere liberi”.

In quest’anno, segnato dalla pandemia, l’iniziativa ha assunto un valore in più: quello di far sentire le persone meno escluse e disorientate. In Italia, l’iniziativa con lo scopo di sensibilizzare sull’autismo e su altre diversità è nata dai bambini della scuola elementare di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine, promossa dalla maestra Sabrina Flapp. L’idea dei bambini era dimostrare con un gesto che le piccole o grandi differenze non cambiano la sostanza delle cose. Da quella prima volta a Terzo, l’iniziativa si replica ogni primo venerdì di febbraio. L’evento è arrivato anche all’ottava edizione sui social network, dopo l’approdo su Facebook nel 2014, quando la pagina dedicata fu sommersa di foto coloratissime di nonni, genitori, maestri, neonati e cagnolini tutti con i loro calzini scompagnati.

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