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venerdì 5 Dicembre 2025,

Incontro Cittaslow, vetrina internazionale per Belluno

Ha preso il via nella mattinata di oggi, venerdì 26 novembre, con una quarantina i sindaci e delegati.

Ha preso il via nella mattinata di oggi, venerdì 26 novembre, il Comitato di coordinamento di Cittaslow International: a “tagliare il nastro” di questa edizione che interesserà Belluno nel fine settimana sono stati l’assessora di Belluno Yuki d’Emilia, il sindaco di Asolo e presidente di Cittaslow International Mauro Migliorini e il segretario generale dell’associazione Pier Giorgio Oliveti.
Una quarantina i sindaci e delegati delle Cittaslow presenti in questi giorni in città arrivati da tutta Europa; a loro si aggiungeranno i colleghi delle realtà più lontane (dalla Cina alla Colombia, dalla Corea al Brasile) che seguiranno i lavori in remoto.

Intenso il programma dell’incontro che vedrà coinvolte diverse realtà del territorio: questo pomeriggio un primo appuntamento del gruppo di lavoro Cittaslow Metropolis che coinvolgerà un numero ristretto di sindaci, mentre gli altri partecipanti visiteranno Unifarco, azienda che coniuga ambiente, ricerca e innovazione.

Domani, sabato 27 novembre, al mattino via ai lavori del Comitato di coordinamento nella Sala Consiglio di Palazzo Rosso, per poi proseguire nel pomeriggio con una visita alla città e con la tavola rotonda sul tema «Cosa vuol dire essere Cittaslow? La filosofia del buon vivere come risorsa turistica» a Palazzo Bembo, in Sala Giunta; inizio alle ore 17.
A questo incontro – aperto al pubblico, necessaria l’esibizione del green pass in corso di validità – parteciperanno, oltre ai sindaci di Belluno Jacopo Massaro e di Asiago Mauro Migliorini, anche Christian Leclercq, sindaco di Silly (Belgio); Jacek Kostka, sindaco di Górowo Iławeckie (Polonia); Tunç Soyer, sindaco di İzmir (Turchia); Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo (Treviso) e Vera Rossi, vicesindaca di Altavalle (Trento).

La tre giorni si concluderà domenica 28 con la trasferta “slow” a Venezia, quando i sindaci e i delegati Cittaslow raggiungeranno la laguna in treno alla scoperta della “Venezia slow”.

«È veramente un onore per noi ospitare un evento così importante per Cittaslow, il primo in presenza dopo lo scoppio della pandemia, a nemmeno un anno dal nostro ingresso nell’associazione», commenta l’assessora Yuki d’Emilia. «È un’importante vetrina turistica vista la presenza di amministratori da tutta Europa, e per questo abbiamo preparato un programma che desse valore a quelle aziende e realtà del nostro territorio che sposano la filosofia slow: oltre alle visite ad aziende attente alla sostenibilità e all’ambiente, come Unifarco e NaturAlpina (azienda agricola biologica gestita da una coppia di giovani bellunesi), anche i momenti conviviali verranno realizzati in collaborazione con produttori locali che proporranno ai nostri ospiti prodotti tipici locali, grazie al supporto di realtà produttive e sociali come Coldiretti, con i suoi agrichef, e il Cantiere della Provvidenza».

«Cittaslow International raggruppa le città che sposano la filosofia del buon vivere, quasi 300 in tutto il mondo – spiega Mauro Migliorini, sindaco di Asolo e presidente di Cittaslow International – è una rete di città che promuovono i valori dei propri territori e creano cultura su tematiche di estrema attualità, come l’attenzione all’ambiente, la mobilità sostenibile, l’abbattimento dell’inquinamento ambientale. Far parte di questa realtà permette lo scambio di buone pratiche su questi temi tra le più varie zone del mondo».

«La pandemia ha portato tutto il mondo ad una maggiore attenzione verso i temi cari da oltre 20 anni a Cittaslow: la “lentezza positiva”, la valorizzazione delle ricchezze dei territorio preservandole ma guardando avanti con innovazione e creatività – aggiunge Pier Giorgio Oliveti, segretario generale di Cittaslow International – Belluno è punto di incontro in un’area centrale, è collegamento tra l’Europa, l’arco alpino, le Prealpi e la pianura, e qui si incontrano le filosofie del buon vivere: inclusione sociale, economia circolare, infrastrutture green, l’educazione verso i più piccoli per essere cittadini “slow” e tutte le caratteristiche dello slow tourism, un sistema che sta avendo successo a livello globale, dalla Corea agli Stati Uniti».

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