L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha scelto Belluno per presentare, stamattina giovedì 30 dicembre, il bilancio annuale delle attività in relazione alle sue competenze.
Per quanto riguarda la prevenzione del dissesto idrogeologico, la Regione attraverso le sue strutture pianifica lavori per circa 40 milioni di euro l’anno nell’ordinarietà, a cui si aggiungono gli interventi straordinari nell’ambito delle attività commissariali che sono attualmente attive (pensiamo al post Vaia). Tra gestione diretta e in coordinamento, ha spiegato Bottacin, parliamo di 2.221 cantieri avviati negli ultimi due anni per un valore di quasi 700 milioni di euro. In particolare, nel 2021 i soggetti attuatori hanno avviato 254 interventi in provincia di Belluno, su un totale regionale di 396, più della metà dunque. L’importo complessivo per gli interventi bellunesi è di 173 milioni di euro. In provincia i Servizi Forestali hanno in capo 38 interventi, 7 il Genio civile, altri 35 gli enti strumentali e le società partecipate della Regione per cento milioni complessivi.
Anche la Protezione civile fa capo all’assessore bellunese. Il 2021 ha registrato numerosi eventi meteo avversi, che hanno portato a dichiarare ben 13 volte lo Stato di crisi, di cui 8 con ricadute sul territorio bellunese. Per venire incontro ai cittadini in un particolare momento di difficoltà «la Giunta regionale ha ritenuto, in assenza di un intervento statale, di sostenere i privati che hanno visto danneggiati i veicoli o i natanti negli eventi emergenziali dell’autunno 2028 (Vaia) e in quelli per i quali è stato dichiarato lo stato di crisi», ha sottolineato l’assessore. Allo scopo la Regione ha stanziato un milione di euro, cui si sono aggiunti 800 mila euro provenienti dal conto corrente di solidarietà. Si preparano novità normative nell’ambito della Protezione civile, la Regione sta adottando una nuova legge e ha adottato gli indirizzi verso il nuovo Piano regionale di Protezione civile, in collaborazione con le istituzioni del territorio.
La Protezione civile è stata molto impegnata anche sul fronte dell’emergenza sanitaria, fornendo oltre 110 mila giornate-uomo nel 2021 a supporto del sistema sanitario: i volontari coordinati dalla Protezione civile regionale dall’inizio della pandemia hanno offerto oltre tre milioni di ore di lavoro.
La Regione è intervenuta con importanti contributi diretti alle associazioni di Protezione civile, altri ne ha assegnati al Soccorso Alpino, all’Ana, all’Agesci, alla Croce Rossa, ai Vigili del fuoco. Complessivamente nel 2021 la Regione ha erogato oltre 2,7 milioni di euro di contributi per attività di Protezione civile.
Bottacin ha fatto il punto anche sulle competenze regionali relative alla qualità dell’aria, alle bonifiche ambientali e alla mobilità sostenibile, confermando le azioni a favore della rottamazione dei veicoli inquinanti.
Per quanto riguarda i rifiuti, il Veneto presenta numeri da primato fra le regioni italiane. Elemento cardine è il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali, in concertazione con i territori. La Regione punta per il 2030 all’84% di raccolta differenziata e a una produzione di rifiuto urbano residuo ridotta a 80 chilogrammi per abitante l’anno, «con l’obiettivo di consolidare il primato veneto senza la necessità di aprire nessuna nuova discarica e nessun ulteriore termovalorizzatore». Entro il 2030 si vuole arrivare al totale abbandono del ricorso alle discariche.
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