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venerdì 20 Giugno 2025,

Un progetto a sostegno dei formaggi delle montagne bellunesi

L’obiettivo è di riuscire a caratterizzare i formaggi delle malghe e dei piccoli caseifici dal punto di vista chimico al fine di definirne in modo univoco le specificità e le peculiarità organolettiche e nutrizionali.

Sì è svolto ieri, nella sede della Provincia di Belluno, l’incontro finale del progetto Interreg V-A Italia-Austria «Formaggi Alpini – Le Molecole del Gusto» che dal 2018 si è proposto la mappatura di alcuni dei prodotti distintivi di una ventina di attività lattiero casearie della montagna bellunese. L’obiettivo è quello di riuscire a caratterizzare dal punto di vista chimico i formaggi delle malghe e dei piccoli caseifici dell’Alto Bellunese e del Tirolo Orientale al fine di definirne in modo univoco le specificità, le peculiarità organolettiche e nutrizionali e definire i protocolli per verificarne l’unicità, la tracciabilità e la genuinità, oltre a rappresentare un veicolo promozionale dei territori, delle aziende e dei prodotti di eccellenza.

L’incontro è stato coordinato da Michele Nenz, vicedirettore della Coldiretti di Belluno che è stata partner importante per la realizzazione del progetto ben consapevole, come sottolineato dal presidente Alessandro De Rocco, che la biodiversità dei territori bellunesi è spettacolare e meravigliosa e che pochi altri ne possono disporre in uguale misura.

Notevole anche il supporto e l’assistenza tecnica del Gal Alto Bellunese, presente con la dott. Iolanda Da Deppo. Da parte sua l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) si è occupato delle analisi scientifiche, nei laboratori del Crea di Conegliano presente con il referente scientifico Giulio Cozzi che ha ricordato come la progettazione è stata campionata analizzando una trentina di differenti tipi di formaggi e preparati lattiero-caseari definendo, con apposite analisi di laboratorio, i componenti aromatici volatili (profumi) e non volatili (sapori).

L’aspetto della comunicazione progettuale è stato seguito da Alice Cason che ha coordinato la creazione della mostra fotografica «Say Cheese. Volti e voci di malga» che racconta, attraverso le immagini e le parole dei suoi protagonisti, la vita dei malgari di oggi e di chi di pastorizia e lavorazione del formaggio viveva un tempo. Un’occasione per conoscere, oltre ai formaggi del nostro territorio, anche i malgari che li producono.

Alice Cason con Luisa Poto, ricercatrice del Cnr, ha inoltre organizzato ed armonizzato il nuovo sito dedicato al progetto «Lamalgacruda.com» dove sono stati riportati tutti i dati scientifici della progettualità, oltre a belle foto del territorio, dei formaggi e delle malghe con il racconto “partecipato” dei diversi malgari. Il sito rappresenta già da ora, ha fatto presente Michele Nenz, la base concreta per altre azioni promozionali di sostegno e valorizzazione come, per esempio, la «Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi» da attuare con la collaborazione e il supporto della Dmo (Destination management organization) presente all’incontro con Stefano Casagrande.

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