Questa mattina alla base dell’elisoccorso di Pieve di Cadore, alla presenza del sindaco Giuseppe Casagrande e del delegato del Soccorso Alpino Alex Barattin, sono state premiate le 10 foto vincitrici del concorso fotografico «I soccorsi di Falco», promosso da Ulss Dolomiti in collaborazione con il Comune di Pieve di Cadore e il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, per celebrare l’elicottero utilizzato nei soccorsi (Falco) e per arredare la nuova base dell’elisoccorso di Pieve di Cadore che è stata inaugurata lo scorso 4 agosto.
L’attività di soccorso svolta con l’elicottero ha un fascino particolare, sopratutto sul nostro territorio dove gli scorci paesaggistici rendono unica la cornice operativa e dove c’è un legame affettivo particolare con Falco e il suo equipaggio.
Obiettivo del concorso, voluto dal personale Suem e tenutosi dal 17 giugno al 3 luglio, era anche quello di valorizzare l’attività di elisoccorso, immortalando momenti carichi di significato e dando la possibilità ai cittadini di contribuire a rendere accogliente il nuovo “nido di Falco”.
Il concorso ha visto una grande partecipazione: sono state, infatti, inviate 168 foto da fotografi amatoriali o semplici appassionati di Falco, provenienti da tutto il Veneto.
Una giuria composta da persone designate da Ulss Dolomiti, Soccorso Alpino e Comune di Pieve di Cadore ha, quindi, votato le foto ricevute per selezionare le 10 vincitrici.
A completare la festa che, come ha ricordato il sindaco Casagrande, ha rappresentato «un salto culturale», c’erano gli ospiti dei Centri diurni «Clessidra» e «Libellula» che hanno realizzato i coprifoto, rappresentando le montagne con le loro mani che simbolicamente sostengono i soccorritori. E il mondo dei soccorsi ha bisogno di tante mani, come ha ricordato il delegato del Soccorso Alpino, Alex Barattin.
Infine, il direttore sanitario, Maria Caterina De Marco, ha colto l’occasione per ringraziare tutto il personale Suem, gli operatori del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, «che ogni giorno sono al nostro fianco per portare sicurezza sulle nostre montagne».
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