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giovedì 18 Dicembre 2025,

Caro bollette, Confartigianato Belluno raccoglie l’allarme di imprese e famiglie

La presidente degli artigiani bellunesi Claudia Scarzanella (nella foto): «Interventi statali immediati, in montagna l’inverno sta per cominciare».

«In montagna l’inverno, stando alle previsioni, comincerà con l’inizio della prossima settimana. Rischia di essere la fine per molte imprese, se non ci saranno interventi per calmierare le bollette». Così si è espressa la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, raccogliendo la preoccupazione delle imprese artigiane costrette a fare i conti con bollette sempre più pesanti e dato che l’aumento di luce e gas ha raggiunto ormai cifre mai viste qualche artigiano rischia di non farcela.

«La situazione è complessa: l’aumento del 59% delle bollette dell’energia elettrica relative al mercato tutelato e riguardante il quarto trimestre 2022 deliberato da Arera rende la misura del periodo che stiamo attraversando», sottolinea Scarzanella. «L’incidenza del costo della fornitura energetica per le piccole e medie imprese è più che raddoppiata nell’ultimo anno e abbiamo davanti una stagione invernale che per la montagna comincia prima e finisce dopo rispetto alla pianura. Questo significa che i costi insostenibili dell’elettricità si sommano a costi improponibili di riscaldamento e gas. Le nostre imprese, da sempre indirizzate al risparmio e al sacrificio, si stanno affidando al buon senso e alla resilienza cercando di ridurre l’uso di illuminazione e riscaldamento; dove possibile, hanno efficientato gli impianti. Ma non possono reggere a lungo questa situazione. Anche perché la crisi delle bollette grava pure sulle famiglie, quindi sugli artigiani due volte, prima come lavoratori e poi come cittadini».

L’auspicio di Confartigianato è quindi che si adottino quanto prima interventi statali e comunitari: abbattimento del costo della materia prima energetica e aumento del credito d’imposta che dovrebbe essere non meno del 50% sia per il gas sia per l’elettricità, intanto fino al 30 giungo 2023.

«Prendere seriamente in considerazione l’idea di porre un tetto al costo dell’energia a livello comunitario è quanto mai necessario. Al tempo stesso serve il massimo sforzo a sostegno degli investimenti per le fonti rinnovabili», afferma Scarzanella. «In particolare a sostegno dell’autoconsumo teso allo sviluppo delle comunità energetiche e degli autoconsumatori collettivi, auspicando peraltro che venga definito, e in tempi veloci, il quadro normativo e regolatorio per tali potenziali iniziative. Autoprodurre energia pulita e ridurre i costi attraverso le comunità energetiche è un tema che stiamo sostenendo da tempo. Adesso la realtà contingente ci obbliga ad accelerare».

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