
Nel 50° della morte di Dino Buzzati, Palazzo Fulcis a Belluno ospita la mostra «Dentro la creazione». Ne parliamo con il curatore Marco Perale.
La mostra, come dice il titolo, intende esplorare i meccanismi creativi di Buzzati nell’ambito figurativo, conducendo il visitatore a scoprire l’evoluzione di un’idea fino alla realizzazione piena dell’opera. Ancora una volta si rende evidente l’incrocio dei mezzi espressivi, che Buzzati amava fino a giocare con la grafia delle parole che si fanno elemento del disegno.
Il visitatore potrà fare anche un percorso tra le firme di Buzzati: quella serie di ideogrammi che affianca il volto di una giovane giapponese, svela Perale, non è altro che la firma «Buzzati» traslitterata per l’occasione (era stato inviato a Tokyo dal Corriere della Sera).
E poi i materiali e le tecniche, compresa la pietra: Buzzati dipingeva anche sui sassi, lo testimoniano alcune fotografie ma nessun’opera è arrivata a noi.
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
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